calcio
L’Almanacco del Posticipo – 26 giugno
Storie di sport e lo sport nella Storia
1968 - Nasce a Milano Paolo Maldini, icona del calcio italiano e mondiale, capitano del Milan e della nazionale. Figlio del grande Cesare, capitano del Milan che solleva la Coppa dei Campioni 1963, Paolo indosserà per tutta la carriera solo la maglia rossonera, oltre ovviamente a quella azzurra con la quale è stato a lungo primatista di presenze. In 25 anni al Milan, tra il 1984 e il 2009, vince 7 Scudetti e 5 Champions League e con il club di via Turati detiene il record di presenze, ben 902. Difensore completo, in grado di giocare sia da terzino sinistro che da centrale, rappresenta una delle eccellenze del football tricolore di tutti i tempi.
1971 - Tanti auguri di buon compleanno e di immediata guarigione a Max Biaggi, sei volte campione del mondo tra motomondiale e Superbike, vittima qualche settimana fa di un brutto incidente. Il Corsaro ha trionfato quattro volte nella classe 250 con Aprilia e Honda, ha spesso lottato per il mondiale nella 500 (poi MotoGP) e dopo aver abbandonato il Circus ha conquistato due volte il titolo in Superbike in sella all'Aprilia. Il quarantaseienne è attualmente team manager della sua scuderia, la Max Racing Team, che corre nella classe Moto 3 del campionato Italiano Velocità.
Eventi sportivi del 26 giugno
1992 - La Danimarca dei miracoli, arrivata senza preavviso al Campionato Europeo grazie all'esclusione dalle competizioni internazionali della Jugoslavia, compie l'impresa e si aggiudica la Coppa con un 2-0 alla favoritissima Germania. Gli uomini di Richard Møller Nielsen schiantano la Mannschaft campione del mondo e compiono una vera e propria impresa sportiva, celebrata in tutto il mondo e che fino alla vittoria della Grecia nell'edizione 2004 non avrà eguali nella storia degli Europei.
2014 - Finisce il mondiale di Luis Suarez, squalificato dalla FIFA per il morso a Giorgio Chiellini nella partita dell'Uruguay contro l'Italia. La Federazione internazionale sanziona l'attaccante del Liverpool (in procinto di passare al Barcellona), con uno stop di ben quattro mesi che comprende le partite della nazionale, ma anche quelle del club con il quale è tesserato. C'è di più. La FIFA sospende anche l'accredito del calciatore, che è quindi costretto ad abbandonare il ritiro della Celeste e non può neanche assistere ai match dei suoi compagni dalle tribune.
Aforisma del giorno
Se esamini davvero le tue opinioni, di solito te ne verrà in mente una migliore (Ernst Happel)
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