L’allarme di Ancelotti raccolto dalla FIFPro: “Calendario lontano anni luce dalle raccomandazioni”
MADRID, SPAIN - APRIL 30: Carlo Ancelotti, Head Coach of Real Madrid looks on prior to the LaLiga Santander match between Real Madrid CF and RCD Espanyol at Estadio Santiago Bernabeu on April 30, 2022 in Madrid, Spain. (Photo by Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images)
Il tecnico ha chiesto di non intasare ulteriormente i calendari, ma la sensazione è che la sua voce resterà inascoltata.
Redazione Il Posticipo
Ancelotti ha alzato la voce, Con il Real Madrid costretto a disputare fino a quattro diverse competizioni in soli 24 giorni (Lega, Coppa del Re, Champions League e Mondiale per club), il tecnico ha chiesto di non intasare ulteriormente i calendari, ma la sensazione è che la sua voce resterà inascoltata.
LIMITE
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Ancelotti, come riportato da AS, era stato chiaro. "Il limite è stato superato. Dobbiamo fermarci un attimo e pensare ai giocatori. Se si stancano, il calcio chiude". Tutto lascia credere che la critica all'allenatore italiano di fronte alla crescita esponenziale del calendario degli ultimi tempi sia solo la punta dell'iceberg di una guerra spietata tra il massimo organo del calcio mondiale e la FIFPro (unione internazionale dei calciatori). Visti i cambiamenti l'unione mondiale dei calciatori internazionali ha avvertito in più occasioni dell'impatto che il duro calendario può avere sui calciatori, assicurando che "l'attuale carico di lavoro delle partite mette a rischio la salute dei giocatori. Per questo l' 88% degli allenatori ad alte prestazioni ritiene che nessun calciatore debba giocare più di 55 partite a stagione , anche se si è lontani anni luce da quella raccomandazione".
L'ultimo esempio è stato il Mondiale che ha lasciato in eredità pesanti carichi psicofisici. Dall'inizio della scorsa stagione (12 luglio 2021) fino a un mese prima della Coppa del Mondo (24 ottobre 2022), chi ha raggiunto la Coppa del Mondo ha giocato una media di 5.200 minuti, l'equivalente di 58 partite complete. come Virgil van Dijk (Paesi Bassi), Harry Kane (Inghilterra) o Antonio Rüdiger (Germania) sono andati in Qatar con più di 7.200 minuti nelle gambe durante lo stesso periodo, o quello che è lo stesso, 80 partite complete. Tralasciando gli impegni internazionali, calciatori come Vinícius Junior, Antoine Griezmann, Gavi e Lautaro Martínez hanno disputato 29 partite con i rispettivi club. Cifre che superano già la metà dei duelli totali che hanno raggiunto durante la stagione 2021/22. E giocatori come Rodri con il Manchester City (30) o Casemiro e Bruno Fernandes con lo United (31) sono in testa alla classifica con il maggior numero di partite giocate fino ad oggi. Numeri pesanti per la salute dei calciatori e la qualità dello spettacolo, considerati più che mai a rischio.