In un calcio che guarda costantemente al futuro, tra tecnologia in campo, social network e chissà cos'altro, c'è chi invece ha deciso per un ritorno al passato. Certo, forse è più semplice se si considera che il passato in questione è fatto di tre Coppe dei Campioni consecutive, una squadra temuta e ammirata in tutto il mondo e campioni che hanno scritto la storia del calcio olandese e non solo. Logico dunque che nella maglia 2020/21, appena presentata, l'Ajax abbia deciso di ispirarsi alla divisa dei Lancieri di inizio anni Settanta, quelli che guidati da Johan Cruijff hanno portato in auge il calcio totale, poi espresso anche dalla nazionale Oranje nei mondiali del 1974.

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L’Ajax torna al passato: la nuova maglia è un omaggio agli anni di Cruijff…e non avrà i nomi sulla schiena!

European Cup holders Ajax pose for a team photo with the trophy, 30th March 1973. Front row left to right, Sjaak Swart, Johnny Rep, coach Stephan Kovacs, trainer Bob Haarms, Ger Kleton, Jan Mulder, Johan Cruyff and Gerrie Muhren. Back row, left to right, Arie Haan, Horst Blankenburg, Sies Wever, Wim Suurbier, goalkeeper Heinz Stuy, Piet Keizer, Ruud Krol, Heinz Schilcher, Arnold Muhren, Johan Neeskens and Barry Hulshoff. (Photo by Central Press/Hulton Archive/Getty Images)
In un calcio che guarda costantemente al futuro, c'è chi invece ha deciso per un ritorno al passato. Per le nuove maglie, l'Ajax ha deciso di ispirarsi alla divisa dei Lancieri di inizio anni Settanta. Con conseguenze...forse inattese.
SENZA NOME - Una scelta che ha conseguenze forse inattese, anche dal punto di vista dell'abitudine dello spettatore. Come spiega VoetbalInternational, infatti, l'obiettivo è di rendere le divise il più retro possibili, anche con scelte che nel calcio di oggi lasciano abbastanza interdetti. E visto che negli anni Settanta i calciatori giocavano solo con il numero sulla maglia, è esattamente così che andrà in Eredivisie: i giocatori dell'Ajax non avranno il loro cognome o soprannome scritto sulla schiena. Chi invece ammirerà la squadra di Ten Hag nelle coppe europee non dovrà preoccuparsi della necessità di capire quale calciatore abbia il pallone: il regolamento prevede che i nomi sulle maglie ci siano e quindi i biancorossi si adegueranno e dall'antico torneranno...al moderno.
RETRO - Ma comunque neanche troppo, perchè le divise sono disegnate in maniera molto simile a quelle di circa cinquant'anni fa. In primis fa capolino, in dimensioni molto più grandi del solito, il logo dell'epoca. E poi anche la striscia rossa verticale, simbolo della squadra, è di dimensioni ridotte rispetto a quella che negli ultimi decenni ha spesso e volentieri preso quasi tutta la parte frontale della divisa. Insomma, un vero e proprio restyling che di certo farà felici gli appassionati più anziani, ma anche quelli cresciuti nel mito di quell'Ajax che ha conquistato il mondo. Ora la speranza dei Lancieri è quella di rinverdire quei fasti anche in campo. E una domanda sorge spontanea: chi si prenderà un 14 che quest'anno sarà più simbolico degli altri?
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