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L’affondo di Vidal contro il compagno di nazionale Bravo: “Io e lui non saremo mai più amici”

 (Photo by Alessandra Cabral/Getty Images)

Arturo Vidal ne ha per tutti. Del resto, il cileno non è mai stato uno che si tiene le cose dentro. Nell'intervista concessa allo youtuber Daniel Habif il centrocampista del Barcellona ha parlato un po' di tutto. Ha citato Conte e Pirlo, ha...

Redazione Il Posticipo

Arturo Vidal ne ha per tutti. Del resto, il cileno non è mai stato uno che si tiene le cose dentro. Nell'intervista concessa allo youtuber Daniel Habif il centrocampista del Barcellona, che ormai sembra fuori dai piani dei blaugrana, ha parlato un po' di tutto. Ha aperto a un ritorno in Italia, parlando sia di Pirlo, suo ex compagno alla Juventus, che di Conte, che invece ha già avuto come tecnico. Poi ha sferzato il suo attuale club, spiegando che la rosa del Barça ("13 professionisti e il resto ragazzini") non è adeguata per una squadra che vuole essere tra le migliori al mondo.

STORIE TESE - E poi ha affrontato un argomento che forse ai tifosi italiani e spagnoli dice poco, ma che per lui sembra contare molto: il rapporto con Claudio Bravo. Tra i due cileni c'è un certo astio dal 2017, quando a seguito dell'eliminazione della nazionale sudamericana dai Mondiali 2018 la moglie del portiere aveva accusato via social alcuni giocatori di pensare troppo alle feste e poco al campo. Da quel momento i rapporti tra i due sono terminati, anche se Vidal che nello scorso anno aveva fatto intendere di poter comunque continuare a lavorare con il collega nell'ambito della nazionale. Ma dal punto di vista personale, non c'è ritorno.

MAI PIÙ AMICI - "Conosco i codici di comportamento e rispetto i miei colleghi. Quando si vince siamo tutti amici, ma quando si perde la lealtà viene persa a sua volta? Io non la penso così". E quindi il rapporto è irrimediabilmente compromesso. "Non saremo mai più amici, ma compagni che difendono la nazionale cilena con tutta la forza che abbiamo. Lui darà il massimo e io farò lo stesso. Nel calcio non è necessario essere amici, ma quello che succede in campo è un'altra cosa". Considerando questo tipo di pensiero, sia Conte che Pirlo possono ritenersi fortunati. Almeno con loro, l'amicizia sembra essere rimasta. E chissà che qualcuno (Conte, perchè Pirlo...non ha posto in rosa per altri extracomunitari) non ne approfitti...