La vida loca di Ronaldinho in Messico: “Mai visto allenarsi di lunedì, il venerdì dopo la partita volava in spiaggia con l’aereo privato…”
(Photo by Bruna Prado / Getty Images)
In campo, il brasiliano era assolutamente immarcabile. Fuori dal terreno di gioco, però, Dinho è stato spesso vittima di se stesso e dei suoi vizi. Come confermano i racconti della sua esperienza in Messico...
Redazione Il Posticipo
Quella di Ronaldinho è una storia fatta di calcio e di eccessi. In campo, il brasiliano era assolutamente immarcabile, come hanno imparato numerosi avversari nel corso della sua carriera. Fuori dal terreno di gioco, però, Dinho è stato spesso vittima di se stesso, dei suoi vizi e di alcuni comportamenti non proprio accettabili. L'ultimo caso è quello che lo ha visto finire in carcere per un mese in Paraguay dopo essere entrato nel paese con un passaporto falso e poi agli arresti domiciliari in una suite con tutti i confort. Il che conferma che la bella vita all'ex Barcellona e Milan piace eccome. E a corroborare questa tesi, arrivano le dichiarazioni di Patricio Rubio.
AEREO PRIVATO
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Il cileno ha giocato assieme a Ronaldinho in una delle ultime esperienze del Pallone d'Oro 2005, quella in Messico con la maglia del Querétaro. Per il verdeoro una sola stagione in Liga MX, nonostante avesse firmato un biennale. La rescissione arriva anche perchè i tifosi lo accusano di poco impegno negli allenamenti e in partita. E quello che ha raccontato qualche tempo fa Rubio a Peloteros TV potrebbe confermare questa teoria... "Giocavamo sempre il venerdì le partite in casa, perchè in Messico ogni squadra ha un suo calendario per tutto il campionato. E Ronaldinho, quando finiva la partita, prendeva un aereo privato e se ne andava a Cancún o a Playa del Carmen".
Nulla di nuovo, perchè si sa, i campionissimi quando accettano destinazioni esotiche spesso pongono delle condizioni che altrove non verrebbero accettate. Ma c'è di più, come racconta ancora Rubio. Il Querétaro, poi, il lunedì tornava ad allenarsi dopo il weekend libero. Ma in campo mancava sempre qualcuno: Dinho, che continuava il suo fine settimana lungo in spiaggia. "Lui tornava di martedì. Non penso di averlo mai visto allenarsi di lunedì. Era fenomenale". Insomma, anche nella breve esperienza in Messico Ronaldinho non si è smentito. Ma considerando che per lui il calcio è sempre stato divertimento, presentarsi il lunedì agli allenamenti forse lo avrebbe reso...molto triste.