L’Inghilterra sta facendo degli enormi passi avanti e lo ha già dimostrato negli scorsi campionati del mondo in Russia. La squadra si comporta già molto bene ma, come ha spiegato Southgate in estate, si stanno ponendo le basi per il futuro che però non sembra lontanissimo: tra i convocati, oltre ai volti già noti, ci sono interessantissimi giovani. Ma non Phil Foden, gioiello del Manchester City che lì al centro del campo può fare davvero magie. Ma Southgate ha fatto la sua scelta; probabilmente, nonostante l’eleganza e la classe del ragazzo, Foden gioca poco. E il CT ha deciso di lasciare spazio a chi tra i grandi sta facendo numeri da grande. Come Jadon Sancho.
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La vendetta di Sancho nei confronti di Guardiola: Foden chi?
Gareth Southgate ha fatto la sua scelta e ha convocato tre giovani dal futuro certamente radioso: Maddison, Mount e Sancho. Manca qualcuno? Sì, Phil Foden. E la sua assenza, vista la storia di Sancho, fa rumore.
SANCHO - Il primo calciatore nato dopo il 1 gennaio 2000 a essere convocato nella nazionale dai Tre Leoni è un giocatore della cui propensione all’assist si è molto parlato di recente. Per lui otto in nove partite, anche se gli ottantaquattro minuti giocati in Champions hanno un po' aumentato la media. Ora l'inglese sforna "solo" un assist ogni 39 minuti, anche se in Bundesliga il tempo tra uno e l'altro scende a 25. E nell’ultima partita di Champions League del Borussia Dortmund ha regalato un cioccolatino all’altro giovanissimo compagno di squadra Larsen. Che una stella stia nascendo non c’è dubbio e potrebbe essere proprio una delle più brillanti nel nuovo calcio inglese auspicato da Southgate.
FODEN E GUARDIOLA - Ma dietro la sua convocazione...c'è dell'altro. C'è una storia che, neanche a dirlo, mette in mezzo Phil Foden e Pep Guardiola. Come riporta il Mirror, il ragazzo ha lasciato il Manchester City perchè non riusciva a trovare spazio nelle gerarchie del tecnico catalano, che invece ha cominciato a inserire in squadra l'altrettanto giovanissimo Foden. E a quel punto Sancho ha optato per una soluzione radicale: un anno e mezzo fa ha chiesto al City di lasciarlo andare via e il Borussia Dortmund gli ha garantito lo spazio in prima squadra che l'inglese richiedeva, oltre a versare dieci milioni di sterline al club. Risultato, nonostante il buon avvio di stagione di Foden, la stella assoluta del nuovo ciclo è proprio Sancho. Con buona pace di Guardiola, che con qualche accortezza in più avrebbe potuto avere in rosa due potenziali fenomeni invece che uno.
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