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La UEFA pensa al futuro dei calciatori: ecco… il corso per evitare la bancarotta

I calciatori al giorno d'oggi guadagnano tanto ma nonostante questo spesso si sente parlare di ex campioni finiti sul lastrico. La UEFA promuove un corso per evitare che ciò accada.

Redazione Il Posticipo

Molti pensano che per i calciatori sia tutto facile. Vero è che gli ingaggi annui di cui si parla sui giornali sono cifre da capogiro che difficilmente uno stipendiato qualsiasi può pensare di mettere nel proprio conto. I soldi, però, non fanno la felicità e soprattutto, come ogni cosa possono essere fuggevoli. Bisogna essere bravi per guadagnare tanto e bisogna essere ancora più bravi per saperli mantenere. E non è detto che chi è bravo a giocare a calcio sia altrettanto bravo nella gestione delle finanze. Ecco perché la UEFA promuove un corso per evitare che i calciatori finiscano in bancarotta.

STOP ALLA BANCAROTTA - Nel corso degli ultimi anni, infatti, si è sentito spesso parlare di calciatori finiti sul lastrico e per i 'comuni mortali' è davvero difficile immaginare come questo possa essere realizzabile. Come riporta As, proprio per far fronte a questo problema, la UEFA, in collaborazione con il gruppo finanziario Santander, propone ai calciatori lezioni base di gestione delle finanze. E i due testimonial sono una garanzia di successo: David James e Gaizka Mendieta, entrambi diventati DJ e investitori nel mondo della musica.

IL CORSO - Il corso si struttura in sette moduli che si propongono di insegnare dei fondamenti di gestione delle finanze a tutto tondo: dalla 'semplice' gestione del denaro a quella di crediti e investimenti coronando il tutto con un piccolo avviamento al concetto di imprenditorialità. David James spiega: "Non essendo un esperto di finanza, la difficoltà sta nel fatto che si sente qualcosa e si pensa che sia vero. Sembra così bello che si è coinvolti e quindi non funziona. Come dice il proverbio, se è troppo bello per essere vero... probabilmente non lo è". Chissà se per le lezioni (tutte a distanza) sull'imprenditorialità la UEFA vorrà chiedere alcuni interventi a CR7 che ha fatto del proprio nome un autentico marchio che lo sta portando, ricavi calcistici a parte, a diventare una sorta di multinazionale in carne ed ossa.