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La teoria di Owen su Manè e Salah…è confermata: il senegalese resta di nuovo in piedi nonostante un contatto in area…

(Photo by Nathan Stirk/Getty Images)

Il Pallone d'Oro 2001 pensa che Sadio Manè eviti appositamente di cadere in area di rigore quando viene colpito. E avrebbe un'ottima ragione per non volere che la sua squadra usufruisca di un calcio di rigore. Cioè che dagli undici metri ci...

Redazione Il Posticipo

Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova. E quindi arriva la conferma della ormai celebre...teoria di Owen. Di cosa si tratta? Dell'idea del Pallone d'Oro 2001 secondo cui Sadio Manè eviti appositamente di cadere in area di rigore quando viene colpito. Il motivo, spiega l'ex Golden Boy, è duplice. Il primo è segnare, quindi la gloria personale. Il secondo è invece evitare che venga fischiato un penalty ai Reds. Sembra quasi assurdo, ma per Owen il senegalese ha un'ottima ragione per non volere che la sua squadra usufruisca di un calcio di rigore. Cioè che dagli undici metri ci andrebbe...Salah, che nella narrazione locale è ormai l'acerrimo nemico di Manè.

TEORIA - Che i due si sopportino a malapena è chiaro e l'annata parecchio negativa del Liverpool non ha neanche offerto come collante le vittorie che nelle ultime stagioni hanno invece aiutato a smaltire qualsiasi tensione. Evidentemente a questa storia ci crede anche Owen, che dopo il match con il Chelsea aveva lanciato su OptusSport una strana teoria: “C'è stata una situazione nel primo tempo in cui qualsiasi tifoso al mondo ha pensato 'è rigore'. E non posso credere che Manè non sia andato a terra. Non sto dicendo che avrebbe dovuto farlo, ma normalmente in situazioni simili gli attaccanti volano giù. E mi chiedo se in quel momento Manè abbia pensato 'aspetta, posso segnare io, se cado a terra ci daranno il rigore e lo tirerà Salah'".

 (Photo by Jason Cairnduff - Pool/Getty Images)

PROVE - Tutto talmente assurdo da non poter essere vero. Eppure anche nella partita vinta contro lo Sheffield United di fine febbraio Manè non era finito a terra dopo un contrasto fuori tempo di un difensore, ma visto che i Reds erano già in vantaggio per 0-2 il gesto del senegalese era stato derubricato a semplice atto di sportività. E dato che non c'è due senza tre, come spiega Sportbible, anche contro il Wolverhampton lo strano evento si è ripetuto. Manè ha dribblato Rui Patricio, che gli ha toccato la gamba, ma l'attaccante dei Reds non è caduto. Anzi, si è allargato e ha tirato in porta, nonostante fosse chiuso, ma soprattutto in barba al fatto che a pochi metri ci fosse posizionato meglio...proprio Salah. Teoria confermata? Forse no, ma qualche sospetto ora viene...