Il Posticipo
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio

Lo United di Rooney torna attuale: “Ai miei tempi Park Ji-sung era importante tanto quanto Cristiano Ronaldo”

Lo United di Rooney torna attuale: “Ai miei tempi Park Ji-sung era importante tanto quanto Cristiano Ronaldo” - immagine 1
Essere una stella e comunque mettere la squadra prima di tutto. Difficile, quando si è campioni conclamati. Ma è anche questo che fa la differenza. Lo spiega Wayne Rooney, che tempo fa ha fatto un esempio particolare tornato di moda...

Redazione Il Posticipo

Ronaldo resta allo United, chi sa con quanta voglia. Essere una stella, giocare assieme ai migliori e comunque mettere la squadra prima di tutto. Difficile, quando si è campioni conclamati. Ma è anche questo che fa la differenza. Lo ha spiegato a suo tempo Wayne Rooney, che nella sua rubrica settimanale sul Times, qualche tempo fa, ha ricordato che nel sui United Park Ji-sung fosse importante come e quanto quanto Cristiano Ronaldo. Un tema che è tornato improvvisamente di moda.

PARK

La storia del calcio ricorderà sempre il portoghese, lasciando il coreano in un ruolo molto più oscuro e sconosciuto ma allo United scendeva in campo la squadra. “Se si cita Cristiano Ronaldo a un ragazzino di 12 anni ti direbbe subito certo, è stato ed è un grandissimo calciatore del Manchester United. Ma se gli nomini Park Ji-sung potrebbe non sapere neanche di chi si sta parlando. Eppure, chiunque di noi abbia giocato con lui sa benissimo che Park era altrettanto importante per le nostre vittorie. E questo è per quello che Park dava alla squadra. Ed è quello di cui voglio parlare, che è la squadra, non le stelle, la cosa più importante del calcio perché capire l'importanza della squadra è fondamentale per comprendere cosa serve davvero per vincere. E non è solo il gioco di squadra a portare le vittorie, ma anche la mentalità del gruppo".

Lo United di Rooney torna attuale: “Ai miei tempi Park Ji-sung era importante tanto quanto Cristiano Ronaldo” - immagine 1

DISCIPLINA

Per far funzionare bene una squadra, però, ci vuole la capacità di seguire quello che chiede il tecnico. E fare di testa propria è il modo migliore per rovinare tutto. "Giocare per la squadra significa accettare le istruzioni dell'allenatore. Basta un calciatore che non è disciplinato per demolire totalmente il piano messo a punto per una partita. Se un calciatore è fuori posizione, è un problema per molti altri compagni". Parole molto simili, per certi versi a quelle di Ten Hag che non ha alcuna intenzione di andare a caccia di un Park Ji-sung, al servizio di Ronaldo.