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La storia di John Bostock: il Barça gli offriva un contratto decennale, oggi gioca tra i dilettanti inglesi

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Quanti giovani calciatori sembrano destinati a una carriera eccezionale ma poi si perdono? E anche gli inglesi hanno il loro fenomeno perduto: si chiama John Bostock e ha appena firmato con il Notts County, ma 15 anni fa lo volevano proprio tutti!

Redazione Il Posticipo

Quanti giovani calciatori sembrano destinati a una carriera eccezionale ma poi si perdono nel passaggio nel calcio che conta? Si potrebbe fare un elenco infinito, che comincerebbe inevitabilmente con il "nuovo Pelè" Freddy Adu e che comprenderebbe anche altre meteore come Mastour o l'italiano Vincenzo Sarno, che non hanno mai rispettato le aspettative che il mondo del pallone ha messo sulle loro spalle. E anche gli inglesi hanno il loro fenomeno perduto: si chiama John Bostock e ha appena firmato con il Notts County, che attualmente gioca in National League, la prima categoria di calcio non professionistico della piramide del pallone di Sua Maestà.

Il contratto del Barcellona

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"Sono tornato! Felicissimo di aver firmato con il club professionistico più antico del mondo", spiega sul suo profilo Twitter. E dire che per Bostock il futuro sembrava molto più roseo. Come ha raccontato qualche tempo fa alla BBC, il calciatore, che era nelle giovanili del Crystal Palace, una quindicina di anni fa ha attirato l'attenzione di tutti i grandissimi club del mondo. "Quando avevo 14 anni, il Barcellona mi ha offerto un contratto decennale. All'epoca il mio giocatore preferito era Ronaldinho, quindi mi hanno mandato un poster firmato da lui. Ce l'ho ancora a casa mia a Londra, c'è scritto 'a John da Ronaldinho'". Ma la famiglia decide che John deve continuare il suo sviluppo calcistico e personale a Londra.

Tutte le big

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Dunque, niente Barcellona. E neanche una delle tante altre big del Vecchio Continente che gli avevano messo gli occhi addosso: "Nominate un qualsiasi club, era interessato a me. Barcellona, Real Madrid, Inter, Manchester United, Chelsea, Liverpool, praticamente tutte le grandi squadre europee". Ma alla fine, dove è andato Bostock? Al Tottenham, che nel 2008 lo strappa al Palace con i club che finiscono addirittura in tribunale. A White Hart Lane però le cose non vanno e per il centrocampista comincia la discesa, tra prestiti ed esperienze per nulla positive, che lo ha portato oggi lontano dal calcio che conta. A dimostrazione che a volte la pressione sulle giovani spalle di chi può diventare un campione non è esattamente il modo migliore per forgiare un talento...