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La rivolta di Messi contro Sampaoli: “Non ci fidiamo più di te, vogliamo avere voce in capitolo”

Con l'Albiceleste a un passo dall'eliminazione dal Mondiale, Messi e Mascherano avrebbero chiesto una riunione della squadra con Sampaoli ed i suoi collaboratori. Una riunione di spogliatoio con un obiettivo molto chiaro: sfiduciare il tecnico.

Redazione Il Posticipo

Continuano senza sosta le polemiche in Argentina. E ora che Sampaoli non è più il CT, emergono anche indiscrezioni riguardo il suo rapporto con la squadra e soprattutto com Leo Messi. Stavolta tocca ad Ariel Senosiain, giornalista di TyC Sports e di Olé, che in un libro intitolato 'Mundial es Historias' racconta del duro scontro tra il tecnico e la Pulce a seguito della partita contro la Croazia, che rischiava di far terminare la Coppa del Mondo dell'Argentina con un po' troppo anticipo.

FIDUCIA - Con l'Albiceleste a un passo dall'eliminazione, Messi e Mascherano avrebbero chiesto una riunione della squadra con Sampaoli ed i suoi collaboratori, Beccacece e l'ex laziale Scaloni. Una riunione di spogliatoio con un obiettivo molto chiaro: sfiduciare il tecnico. "Non capiamo quello che ci dici. Non ci fidiamo più di te. E vogliamo avere voce in capitolo". E alla domanda di un basito Sampaoli, che voleva sapere su cosa, la risposta sarebbe stata particolarmente chiara: su tutto. E anche la Pulce avrebbe attaccato personalmente il tecnico, lamentandosi del fatto che il CT spesso e volentieri chiedeva al capitano chi far scendere in campo e chi no. Da quel che racconta Senosiain, non un qualcosa che faceva piacere alla Pulce...

PRESSIONI - "Mi ha chiesto dieci volte quali giocatori far giocare e quali no. E io non ti ho mai fatto un nome. Dillo davanti a tutti se ho mai fatto un nome al riguardo". Un vero e proprio caos organizzato all'interno dello spogliatoio. Al punto che Claudio Tapia, presidente della Federazione e testimone dell'incontro-scontro, avrebbe fatto pressioni sul CT affinchè ascoltasse le recriminazioni dei calciatori, di cui tra l'altro Tapia sarebbe già stato a conoscenza. "Devi fare come dicono", il consiglio del presidente al suo selezionatore. Alla fine però, racconta Senosiain, la riunione, partita non certo con i migliori presupposti, sarebbe terminata con l'intento comune di capirsi di più a vicenda. Visti i risultati successivi e le critiche, interne allo spogliatoio ma anche pubbliche, a Sampaoli, dalle parole non sembra che lo spogliatoio argentino sia passato ai fatti.