Il Brighton è la squadra del momento non solo per il grande avvio di stagione ma per la possibilità che l'allenatore Graham Potter li lasci proprio sul più bello. I gabbiani volano, addestrati a dovere dal "mago" della panchina che adesso però interessa al Chelsea. Una bella rivincita per Potter. Il tecnico del Brighton ha scommesso su se stesso. E la sua è una storia davvero da raccontare. Romanzesca, ma. del resto con questo cognome non poteva essere diversamente, con un filo di magia. Da pazzo a mago.

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La rivincita di Potter: da pazzo a “mago” fra letture di Dostoevskij e messinscena del Lago dei Cigni

BRIGHTON, ENGLAND - MAY 07: Graham Potter, Manager of Brighton & Hove Albion applauds the fans after their sides victory during the Premier League match between Brighton & Hove Albion and Manchester United at American Express Community Stadium on May 07, 2022 in Brighton, England. (Photo by Mike Hewitt/Getty Images)
IDIOTA? NO, PAZZO
L'inizio è stato complicato perché in Inghilterra, a causa del suo cognome, nessuno lo prendeva sul serio. E allora ha dovuto dimostrare di essere all'altezza cambiando paese. Da mago a pazzo il passo è stato breve. Esordi in panchina sulla panchina dell'Ostersund, Svezia o, questioni di prospettive, provincia del Circolo Polare Artico. Boschi non incantati. Piuttosto, innevati. Parecchio. Quarta serie. Spettatori che raggiungono lo stadio in motoslitta e per quattro mesi l'anno la temperatura non oltre lo zero. Insomma, non benissimo. Come racconta Skysports, però, il protagonista di questa storia non si arrende. Anzi rilancia con metodi poco ortodossi. Imponendo ai suoi la lettura di Dostoevskij e organizzando, come team building (metodo per compattare lo spogliatoio) la messinscena del "Lago dei Cigni".

MAGO
Come per... magia, i risultati arrivano. E così l'ex calciatore con una decina scarsa di partite in Premier, si riscopre allenatore di successo Da pazzo Potter si trasforma in mago della panchina conquistando successi e promozioni. Tre consecutive, vincendo anche la coppa nazionale superando anche il girone in Europa League prima di arrendersi all'Arsenal. Il suo principio si basa sugli... scarti. Utilizza calciatori poco conosciuti o stimati ma funzionali alla sua idea di gioco. Gli si schiudono le porte della Premier. Al primo anno con il Brighton fa volare i gabbiani sul lato destro della classifica senza provare alcuna vertigine. E dopo due salvezze tranquille e la terza arrivata con larghissimo anticipo, forse è il momento di spiccare il volo.
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