Peter Crouch ha raccontato uno dei momenti più bui della sua carriera. L'ex attaccante ha affrontato il digiuno di reti nella sua prima stagione al Liverpool in maniera poco ortodossa: andando con suo padre a bere al pub.
Quindici partite senza segnare. Per un bomber, una vera e propria eternità. Figurarsi quando si è appena arrivati in una nuova squadra, anche con un cartellino (per l'epoca) abbastanza pesante. Comprensibile dunque che Peter Crouch non abbia assolutamente vissuto bene i suoi primi mesi con la maglia del Liverpool. L'ex attaccante, acquistato dal Southampton per dieci milioni di sterline, ci ha messo parecchio a ingranare con i Reds. 1229 minuti di sofferenza, mitigata...a colpi di birra con l'aiuto di papà. Questa la rivelazione di Crouch, che qualche tempo fa ha raccontato uno dei momenti più bui della sua carriera.
DIGIUNO
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Le dichiarazioni, riportate dal Sun, descrivono un Crouch assolutamente distrutto dal digiuno di reti. "È stato davvero un periodaccio. Ho dovuto smettere di comprare i giornali, non accendevo più la TV. Non importa dove mi trovassi, c'era sempre qualcuno pronto a prendermi in giro". E quindi Crouch Senior ha trovato un modo decisamente poco ortodosso per far dimenticare a suo figlio le partite in cui non vedeva la porta: trascinarlo al pub a bere. Ogni match senza finire sul tabellino terminava in un fiume di birra. "Le buttavamo giù una dopo l'altra. Eravamo io, mio padre e le pinte di birra".
RINASCITA
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Sistema poco comprensibile ma...efficace, almeno nel non far stare ancora peggio l'attaccante. Che poteva così passare qualche ora spensierata, prima di realizzare che il problema era comunque ancora ben presente. "Mi ha aiutato molto. Uscivo con mio padre, ci facevamo due risate e io mi dimenticavo di tutto. Poi, la domenica o il lunedì, dovevo fare i conti con la realtà: 'Oh c***o, non ho ancora segnato". Ma il digiuno alla fine è terminato, con una doppietta al Wigan che certamente ha significato di più per Crouch del semplice primo gol con la maglia del Liverpool. E ora l'ex bomber, uno dei 28 giocatori ad aver superato il traguardo delle 100 reti in Premier, nonchè recordman per i gol segnati di testa, può guardare al passato con tranquillità e con un po' di nostalgia. Grazie a papà e a qualche pinta...