Aguero, uno dei migliori attaccanti della storia della Premier, lascerà il City a fine stagione. E l'eredità di 257 gol in 384 partite, pesantissima da raccogliere, finirà sulle spalle di Gabriel Jesus, bomber in... itinere. Il brasiliano, ormai prossimo ai 24 anni, non è mai riuscito a ripetere i numeri sbalorditivi (13 gol in 19 partite) che hanno caratterizzato gli inizi carriera in City nel 2016/17, ma si è comunque difeso bene: ha realizzato 28 gol in 44 partenze da due e mezzo stagioni. E, come riportato da skysports, promette di migliorarsi.

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La promessa di Gabriel Jesus: “Imparerò ad essere un attaccante come Aguero”
El Kun lascerà il club a fine stagione. Eredità pesantissima.
IMPARARE - Jesus non è esattamente un centravanti nel senso più pieno del termine. Numeri importanti, ma non da bomber. E con grande umiltà, lo riconosce. "Aguero è straordinario. Entra in campo e segna. Posso solo imparare da lui, che comunque è molto più attaccante rispetto a quanto lo sia io. Abbiamo due stili di gioco completamente differenti. Io svario molto di più e staziono meno in area di rigore rispetto al Kun. Gioco di più il palone con i compagni, accompagno l'azione oltre che finalizzarla. Certamente devo migliorare. E imparerò a farlo osservandolo. Quando entro in area di rigore devo mettermi in testa che cercare il gol deve essere la prima opzione".

PROSPETTIVE - Il City ha ancora fiducia in Jesus. Anche Guardiola lo stima molto ma non è escluso che si possa comunque andare a caccia di un nuovo "Kun". Individuato in Haaland o in Danny Ings. Nomi che non preoccupano il calciatore sudamericano: "Non sento alcuna pressione, ho segnato 23 gol nella scorsa stagione e sebbene voglia migliorarmi, mi interessa di più vincere. Non so se riuscirò a segnare altri 15 gol nelle partite che ci restano, ma se riusciremo a sollevare dei trofei al cielo non sarà un problema. Preferisco le vittorie di squadra alle soddisfazioni personali. Né sono stressato dall'idea di segnare a tutti i costi. Il vero stress appartiene a chi deve svegliarsi all'alba per portare lo stipendio a casa, non riguarda certamente chi gioca a calcio. Sono consapevole che i miei gol aiutano la squadra e che un attaccante diviene intoccabile quando segna. Proverò a riuscirci anche io".
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