La mamma di Raspadori: “Felice per Giacomo, ma non mi cambia nulla. Per me è sempre lavoro, casa e famiglia”

Giacomo Raspadori, campione d'Europa a soli 21 anni. Il ragazzo ha scelto il profilo basso, conservando l'umiltà che è di famiglia. Dopo il successo il Resto del Carlino ha intervistato la madre Roberta che non nasconde ovviamente la felicità per il successo del figlio. Un trofeo che però non le cambia la vita.

LAVORO - La signora Roberta è impiegata. Il papà invece è operaio. una famiglia dedita al lavoro. "Sono felicissima per Giacomo ma per me cambia poco. Dopo il lavoro tornerò a casa, metterò un po' in ordine e poi preparerò la cena. Questa è una famiglia normalissima. Io contino a lavorare normalmente, esattamente come mio marito. Ho sentito Giacomo subito dopo la finale, ci ha chiamato dallo spogliatoio di Wembley. Era felice per il risultato e per la squadra".

SCARAMANZIA - Un Europeo... itinerante anche per la famiglia Raspadori. "Mio figlio è rimasto sempre a vedere la partita fuori. Noi invece siamo rimasti a casa con degli amici. La scaramanzia è sacra. L'altra coppia era stata sfrattata dal figlio che aveva visto la partita con gli amici. E abbiamo visto la prima partita insieme. E visto che è andata bene abbiamo ripetuto sempre tutto. Abbiamo persino ordinato le stesse pizze, mentre mio marito ha indossato la stessa polo. E io no ho guardato neanche una partita. Ho sempre paura che Giacomo si faccia male. E poi non capisco di calcio. Quindi mi metto in terrazzo e aspetto. I boati della gente mi aiutavano a capire che stava andando tutto bene".

INCONTRO - Durante l'Europeo la famiglia ha riabbracciato Giacomo, atteso a casa nelle prossime ore. "Siamo riusciti a incontrarlo a Roma, prima della sfida contro il Galles, che ha anche giocato. Mancini ci aveva permesso di incontrarci. E non ci siamo persi l'esordio contro la Repubblica Ceca. Non so se riusciremo a godercelo in questi giorni. Penso che partirà subito per le vacanze e poi andrà in ritiro con il Sassuolo. Noi lo aspettiamo, restando al nostro posto. Continuo a lavorare, faccio parte della commissione cultura al Comune devo anche organizzare degli spettacoli teatrali di rievocazione storica".