Non è mai troppo tardi, diceva il titolo di una delle trasmissioni che hanno fatto la storia della televisione italiana. Ma per il calcio non vale quasi mai questo concetto. Spesso e volentieri, se un calciatore non sboccia entro pochi anni dal suo debutto, l'etichetta di mediocre rimane ed è complicato scrollarsela di dosso. Certo, ci sono alcuni "late bloomers" del calcio italiano (come Luca Toni o Fabio Grosso, tanto per ricordare due Campioni del Mondo 2006) che sono arrivati ad alti livelli quando non erano più dei ragazzini, ma insomma, non ci si aspetta che un calciatore che ha superato i trent'anni possa rivelarsi una stella. Figurarsi se le candeline da spegnere sulla prossima torta sono addirittura 39.

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La favola di Pasveer: debutta a quasi 39 anni con i Paesi Bassi e forse Van Gaal lo schiererà in Qatar!
Il debutto in nazionale
E invece Remko Pasveer, nato l'8 novembre 1983, con tutta probabilità festeggerà il compleanno con il biglietto per il Qatar e anche con un posto da protagonista: l'estremo difensore dell'Ajax è infatti finito nel giro della nazionale dei Paesi Bassi, esordendo alla veneranda età di 38 anni e quasi 11 mesi nel match di Nations League contro la Polonia e tornando in campo anche contro il Belgio. Il portiere si è comportato bene e ha conquistato la fiducia del CT Louis Van Gaal, che a questo punto non solo se lo porterà nel Golfo Persico, ma potrebbe anche fare un pensierino ad affidargli la porta dal primo minuto. E dire che Pasveer fino a un anno fa era un emerito sconosciuto, che era arrivato all'Ajax dopo una carriera non eccezionale per fare il terzo portiere.
L'ascesa nell'Ajax
Poi però, come spiega Marca, ci ha messo mano il destino. Prima alla Johan Cruijff Arena ha perso il posto Onana, che ha ricevuto una squalifica per doping e al suo ritorno è andato in rotta di collisione con i Lancieri, non rinnovando il contratto e promettendosi all'Inter. E poi il dodicesimo, l'ex romanista Marteen Stekelenburg, ha subito un infortunio che ha di fatto costretto l'Ajax a puntare su Pasveer. Risultato, un solo gol subito nelle prime 12 partite da titolare, non esattamente numeri che tutti possono vantare. Le ottime prestazioni hanno fatto sì che la sua squadra a cercare un nuovo numero uno non ci pensasse neanche più, ma soprattutto gli hanno permesso di staccare la prima convocazione con la nazionale e di far registrare la prima presenza, inserendosi al secondo posto dei calciatori più "vecchi" che abbiano giocato con gli Oranje. Ora non gli resta che fare di nuovo la storia in Qatar. Van Gaal permettendo, perchè il buon Louis può cambiare idea da un minuto all'altro...
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