Cristopher Kramer, centrocampista classe 1991 del Borussia Mönchengladbach, ha una storia davvero particolare. Sempre molto considerato in patria ma mai abbastanza da finire in un grandissimo club. Il classico calciatore fondamentale in una squadra che corre per due. E comuque Kramer, in bacheca ha solo un titolo, ma di quelli che contano parecchio: il campionato del mondo 2014 in Brasile.

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Kramer, che non ricorda di aver vinto il Mondiale ma ha tutte le carte dei Pokémon!
Cristopher Kramer, centrocampista classe 1991 del Borussia Mönchengladbach, ha una storia davvero particolare. Sempre molto considerato in patria ma mai abbastanza da finire in un grandissimo club. Il classico calciatore fondamentale in una...
MONDIALE - Peccato che di quel trionfo lui.. .non è che ricordi poi molto. Il centrocampista ha cominciato la finalissima con l'Argentina da titolare, ma è stato costretto a uscire dal campo dopo mezz'ora per un tremendo scontro con Ezequiel Garay. Testa contro testa, il tedesco ha la peggio e deve essere sostituito da Löw dopo che Rizzoli si allarma quando il centrocampista gli chiede... cje partita si stia giocando. Sostituito, lascia il campo ma non l'impianto. Gli è sufficiente una fasciatura che gli permette di restare a guardare e poi partecipare ai festeggiamenti dopo il gol partita di Gotze. Per sua stessa ammissione i ricordi di quella sera, la più importante della sua carriera, sono abbastanza sfocati.

POKÉMON - In compenso, come ha raccontato qualche tempo fa a Sportbible che un'altra soddisfazione se l'è tolta: collezionare tutte e 151 le carte originali dei Pokémon. Un qualcosa che per ogni bambino cresciuto negli anni Novanta è decisamente un sogno, realizzato dal centrocampista tedesco. "Credo che ogni persona della mia età da bambino sia stato un fan dei Pokémon. Era divertentissimo collezionare le carte sin da quando andavo alle elementari. E ho sempre desiderato averle tutte. Devo dire che alcune le ho dovute comprare, ma non le ho pagate molto. E non so quale sia il loro valore, ma non le venderei mai". Un qualcosa di cui neanche chi ha vinto due volte il Triplete forse può vantarsi. "Credo che molti dei miei colleghi collezionassero anche loro le carte da piccoli, ma poi hanno smesso. Ma molti mi hanno fatto le congratulazioni".
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