Eric Garcia rimane a Manchester. Neto, volente o nolente, resta a Barcellona. Koeman, in conferenza stampa alla vigilia della sfida che vale la Supercoppa di Spagna e il suo primo trofeo da allenatore del club catalano si rassegna all’idea di non poter arrivare al calciatore del City, ma perlomeno blinda il portiere. Inutile la sua insistenza. L’ex viola voleva lasciare il club ma resterà in Catalogna.
COPERTO – Anche alla vigilia di una finale il mercato ha sempre una certa importanza. Sia in entrata che in uscita. Koeman con ogni probabilità resterò con gli uomini che ha attualmente a disposizione. “evo dirti che sto bene, felice. Conosco perfettamente i limiti finanziari del club. Se non è possibile, andremo avanti con quello che abbiamo. Invece Neto resterà. Un conto è mandare via dei giovani in prestito, un altro è parlare del suo caso. Il suo rappresentante ha chiesto che fosse ceduto ma ho detto no. Vogliamo restare ben coperti in tutti i ruoli”.
FINALE – C’è anche e soprattutto una finale da giocare. Con o senza Messi. “Leo si è allenato individualmente e lo farà con il gruppo. L’ultima parola spetta sempre al giocatore. Aspetteremo per vedere come reagirà il suo corpo. Ci auguriamo ovviamente che possa scendere in campo. La sua presenza dà sempre più possibilità di vincere. Stiamo parlando del numero 1 al mondo. Se non lo è, ci manca qualcosa. Con Leo la squadra è più forte, non solo da un punto di vista tecnico ma anche della convinzione”.

TROFEO – Koeman si gioca il suo primo trofeo. Ne ha bisogno almeno quanto il Barcellona. “È sempre importante vincere. Non c’è bisogno di motivare il gruppo. Si gioca pur sempre una finale. Sarà fondamentale mantenere la calma e non lasciarsi schiacciare dalle pressioni. La sconfitta del Real Madrid contro l’Atletico dimostra che tutto è possibile. Il nostro avversario è molto complicato da affrontare, ma noi abbiamo tantissima voglia di vincere”.
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