Sono molti i direttori sportivi che stanno monitorando il giovane Kluivert. Il suo dribbling bruciante, i suoi movimenti fulminei e la sua attitudine a far raccogliere la palla dalla rete dai portieri avversari vanno senza meno annoverati tra i motivi di tali attenzioni che saranno, con buona probabilità, seguite da offerte lusinghiere. Certo, con una mezz’ala più o meno adattata come Hakim Ziyech alle spalle, nelle vesti di regista, sarebbero molti i giocatori capaci di trarre giovamento dalla visione di gioco del marocchino ma, tant’è, è proprio il giovane Kluivert con la sua capacità di farsi trovare libero a giovarne. Tutte queste caratteristiche fanno di Justin Kluivert una figura davvero duttile dal punto di vista tattico, ma mai quanto suo fratello minore: Shane. Il più piccolo di casa Kluivert, che ha visto passare la bellezza di dieci primavere, fa parte della squadra dei piccolissimi blaugrana. Anche lui, sarà la genetica, sarà il cognome o la stessa identica faccia di papà, non si fa mancare gli apprezzamenti sul campo ma non solo: è già un fenomeno mediatico come il più vecchio compagno Xavi Simons, ma lui ha una dote in più.
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Kluivert junior, non solo Justin: il piccolo Shane gioca e fa lo chef
I geni dell’ex stella del Barcellona Patrick Kluivert continuano a dare importanti conferme. I due figli d’arte eccellono nel calcio ma è il più piccolo, Shane, a sorprendere per duttilità. Un jolly? No, uno chef.
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Shane Kluivert, UNO CHEF IN BLAUGRANA
Il 27 marzo, infatti, i suoi 251.000 followers su Instagram hanno trovato sulla propria home la foto di questo celebre infante baciato dalla genetica che lo immortalava durante la presentazione dell’opera in cui il piccolo dispensa consigli su tutta la linea del mondo culinario: dalla scelta dei prodotti al momento dell’acquisto alla preparazione vera e propria. Speriamo che, se non lui, almeno l’editore abbia aggiunto la dicitura cautelativa per i minori di usare coltelli solo se assistiti da un adulto. L’opera è disponibile su tutti gli scaffali delle librerie olandesi e, chissà, magari in base ai quasi 39.800 like ricevuti dalla foto della release pubblicata dal ragazzo, gli addetti al marketing della casa editrice potranno fare un’indagine di mercato su quanto possa essere apprezzata una traduzione per la vendita in altri paesi. Quindi, Shane si tutela: se crescendo dovesse scoprire che il talento è finito tutto nei cromosomi del fratello maggiore Justin, avrebbe già una strada spianata o quantomeno dei contatti nel mondo dell’editoria.
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