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Klopp, ancora il Real: “A Parigi potevamo vincere ma Ancelotti è un allenatore di altro livello”

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Rivincita della finale dello scorso anno.

Redazione Il Posticipo

Real Madrid - Liverpool finale dello scorso anno anticipata agli ottavi. Un doppio confronto che lascerà cadere una testa coronata. Klopp ha analizzato la sfida del Bernabeu in conferenza stampa. Le sue parole sono riprese da AS.

Rivincita

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Inevitabile parlare di rivincita anche se il traguardo è molto lontano "La partita a Parigi è finita. Sarà un match straordinario. Il Real Madrid è in città. Affrontiamo uno dei club più grandi del mondo, hanno vinto la Champions League non so quante volte. Abbiamo giocato la finale a Parigi e non l'ho più vista fino a questo fine settimana. E ora so perché (ride). Potevamo vincere, ma non ci siamo riusciti. Ancelotti ha una gestione dei giocatori che è di un altro livello. È l'allenatore più rilassato che abbia mai visto e una persona eccezionale. Quella partita è a dimostrazione della  sua esperienza. Non perdono mai la fiducia e la calma. Questa volta però si gioca ad Anfield, e non vedo l'ora. Spero che lo stadio ci dia una mano".

PROSPETTIVE

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Il Liverpool appare in crescita rispetto alle ultime settimane. "È il momento giusto per giocare questa partita. Anche in consapevolezza. Sappiamo benissimo che per superare il turno dovremo giocare due super partite contro una squadra che non ha mai paura né si innervosisce perché è abituata a giocare insieme. Del resto se vinci la  competizione così tante volte, probabilmente puoi pensare che ti appartenga e forse hanno ragione".

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VINICIUS

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Capitolo Vinicius, ormai divenuto un bersaglio mobile. "Non so cosa stia facendo. Niente al mondo può giustificare una simile reazione (razzista). Spero sempre di non passare mai davanti a un idiota che possa dirti qualcosa. Calcisticamente è un giocatore di livello mondiale. Nella notte di Parigi, giovanissimo, non si è lasciato intimidire. Alla sua età è già una leggenda madrilena. Non ho un piano per fermare solo lui, non avrebbe senso. Il Real ha troppi giocatori in grado di far male.  È quello che succede quando giochi contro avversari di livello mondiale. Dobbiamo difenderci collettivamente".