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Kepa: “Sono un portiere migliore di due anni fa. E non volevo mancare di rispetto a Sarri”

Kepa: “Sono un portiere migliore di due anni fa. E non volevo mancare di rispetto a Sarri”

Kepa Arrizabalaga ha voglia di riscatto e... chiarimenti.  Possibilmente indossando ancora la maglia del Chelsea.

Redazione Il Posticipo

Kepa Arrizabalaga ha voglia di riscatto e... chiarimenti.  Possibilmente indossando ancora la maglia del Chelsea. Il portiere spagnolo ha parlato al "The Players Tribune" analizzando con serena autocritica gli ultimi anni, compreso il famoso litigio in finale di Coppa di Lega con Sarri.

CHELSEA - Campione d'Europa da non protagonista. Una soddisfazione a metà.  "In questo momento al Chelsea mi sento molto a mio agio, sia fisicamente che mentalmente. Sono felice e convinto di essere un portiere migliore oggi rispetto a due anni fa. Vorrei avere più minuti, mentirei se dicessi che sono contento dello stato attuale delle cose ma rispetto le decisioni dell'allenatore. So che ho bisogno di lavorare sodo e se ci riuscirò sono certo che i risultati arriveranno". Anche se la permanenza non è ancora sicura. Kepa non esclude nulla, ma si limita a esprimere la sua preferenza. "Non conosco il futuro, ma oggi sono molto felice a Londra e spero di poter festeggiare molti altri titoli con il Chelsea".

AMAREZZA - A Londra c'è un posto da titolare da riconquistare. E un rapporto da ricostruire con l'ambiente. Qualche errore di troppo ha compromesso i suoi ultimi mesi. "A poco a poco ho perso fiducia. Accetto le critiche, saperle gestire fa parte della nostra professione. Ma a volte si esagera. A volte si utilizzano le critiche per fare del male o si dicono bugie. Spesso si arriva a toccare elementi che non hanno nulla a che fare con il calcio. Credo che ci debba essere un limite da non oltrepassare.  Ci analizzano, ci lodano e ci criticano, ma non ci conoscono"

SARRI - Il portiere del Chelsea è tornato anche alla famosa discussione con Sarri. E vuole chiarire.  "Quando ho guardato il mio cellulare nello spogliatoio dopo la finale di Coppa di Lega, mi sono reso conto che ero diventato una notizia mondiale. E se ne è continuato a parlare per altri tre o quattro giorni. E chiaramente, la maggior parte delle persone che hanno visto le immagini pensavano che avessi mancato di rispetto a Maurizio. Mi sono sentito incompreso, perché non è mai stata mia intenzione sminuire l'allenatore".