Non c'è due senza tre. Ma anche un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova. E a scomodare sia la saggezza popolare che Agatha Christie è Loris Karius. Che comincia seriamente a dare ragione a chi, come Oliver Kahn, prevedeva dopo la doppia papera di Kiev che il portiere avrebbe scontato e parecchio il peso dei propri errori. Ma un crollo così evidente, al punto da continuare a inanellare interventi sciagurati persino in allenamento o in amichevole, beh, quello non era assolutamente preventivabile. E ora fa paura (e parecchio) al Liverpool, che al momento gioca...senza portiere.
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Karius, non c’è due senza tre: e ora le sue papere fanno paura…
Un indizio è un indizio, due indizi sono una coincidenza, ma tre indizi fanno una prova. E su Karius forse aveva ragione Oliver Kahn. Dopo Kiev, il peggio doveva ancora arrivare. E la serie di papere in precampionato spaventa e non poco il...
ALTRA PAPERA - Esagerazione? No, perchè dopo il remake della papera di Kiev, con un tiro fatto scivolare goffamente sotto le gambe in una sessione di preparazione a un'amichevole, per Karius è arrivato un altro errore, stavolta in partita. Precampionato, certo, quando magari la tensione del match non è alta come quando ci sono in palio i tre punti o un trofeo. Ma di certo, un'altra scena che farà mettere le mani nei capelli ai tifosi dei Reds, che mai come quest'anno sognano un avvicendamento tra i pali. E a vedere le immagini dell'ennesima "prodezza" di quello che, fino a prova contraria, è ancora il loro numero uno, beh, c'è da capirli.
IL PEGGIO - La papera è...un classico. Punizione forte ma centrale, presa non riuscita e attaccante che segna sul pallone goffamente respinto. Può succedere, certo. Ma se succede spesso (ed è il caso di Karius), forse qualche domanda al Liverpool faranno meglio a porsela. Anche perchè se resta valida la spiegazione di Klopp, che sostiene che gli errori di Kiev sono stati certamente dovuti alla commozione cerebrale rimediata in un scontro con Sergio Ramos, magari è il caso di far fare qualche nuovo esame al ragazzo. E chissà, anche a valutare seriamente la possibilità di cercare un nuovo portiere. Perchè un conto è una palla sfuggita contro i Tranmere Rovers, un altro è rischiare di rivivere i fantasmi della finale anche in Premier o in Europa. Una cosa comunque è certa. Kahn aveva ragione. Il peggio per Karius doveva ancora venire. La speranza per il tedesco è che abbia fine e anche in tempi brevi.
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