Il Posticipo
I migliori video scelti dal nostro canale

calcio

Karamoh allo Sheffield United salta all’ultimo minuto: niente permesso di lavoro per l’ex Inter

PARMA, ITALY - MARCH 14: Yann Karamoh of Parma Calcio 1913 passes the ball during the Serie A match between Parma Calcio  and AS Roma at Stadio Ennio Tardini on March 14, 2021 in Parma, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors. (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

I motivi per cui un trasferimento non si concretizza sono molti: un ripensamento di una delle parti in causa, problemi con le visite mediche o addirittura burocratici. E proprio quest'ultima tipologia ha colpito Yann Karamoh...

Redazione Il Posticipo

Il mercato è quella...scienza inesatta per cui tanti affari si concludono all'ultimo minuto e altrettanti saltano quando sembra tutto fatto. I motivi per cui un trasferimento non si concretizza sono molti: un ripensamento di una delle parti in causa, problemi con le visite mediche o addirittura burocratici. E proprio quest'ultima tipologia di intoppi colpisce spesso e volentieri i campionati inglesi, dove gli stranieri devono ottenere un permesso di lavoro prima di essere tesserati. Un qualcosa che i calciatori con passaporto comunitario sono riusciti a evitare fino alla Brexit, ma che ora colpisce anche chi ha la cittadinanza di un paese che fa parte dell'Unione Europea. Esattamente come Yann Karamoh.

SHEFFIELD - L'ivoriano naturalizzato francese, di proprietà del Parma, sembrava destinato a trasferirsi allo Sheffield United, club retrocesso in Championship nello scorso campionato e che sta cercando di allestire una squadra in grado di tornare immediatamente in Premier League. Tra i rinforzi, il club guidato da Slaviša Jokanović aveva individuato l'ex Inter, anche lui protagonista suo malgrado di una retrocessione nella stagione scorsa. E sembrava davvero tutto fatto, ma le parti in causa non avevano decisamente fatto i conti con la burocrazia. Come spiega Tuttomercatoweb, il permesso di lavoro non è stato concesso al calciatore, che così dovrà rinunciare alla possibilità di mettersi in gioco in Inghilterra.

PERMESSO DI LAVORO - Una situazione particolare, che però è quasi la norma oltremanica. Nel corso degli anni, da quelle parti è stato imposto il sistema del permesso di lavoro per evitare che stranieri dal valore non provato arrivassero nei campionati di Sua Maestà. Ma finchè il Regno Unito faceva parte dell'Unione Europea, i club britannici potevano comunque acquistare gemme nascoste nei campionati inferiori europei (uno su tutti, Kantè) e non avere problemi al riguardo. Adesso, invece, con i comunitari equiparati agli altri stranieri, bisogna avere specifiche molto precise per vedersi concedere il permesso. Come un tot di partite nella propria nazionale, un requisito che Karamoh non può soddisfare, non avendo mai vestito nè la maglia della prima squadra della Francia, nè quella della Costa d'Avorio. E quindi, il volo al di là della Manica è saltato...