La Juventus ha un problema con la farina doppio 0. La squadra non subisce gol da inizio del 2018, ma al netto del miglior attacco, vi è un dato preoccupante. Dal punto di vista offensivo, la squadra di Allegri si è inceppata troppo spesso nelle ultime settimane. Lo 0-0 con la Spal è figlio di una tendenza preoccupante nelle ultime giornate. Sedici “clean sheet” bastano per vincere in Italia, dove contano le difese, ma in Europa può farcela?
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Juventus, farina 00 per una torta indigesta?
La Juventus, al netto delle vittorie, segna un po' il passo. Nelle ultime sfide fuori casa, due gol solo a Londra. Poi difficoltà nel segnare e molte vittorie sofferte.
In trasferta solo guizzi...
La Juventus nell’ultimo mese ha stentato a trovare la via del gol, specialmente in trasferta. Sia nel derby che nella sfida contro la Lazio, i bianconeri hanno tesaurizzato il guizzo del singolo: Bernardeschi e Dybala. Londra fa storia a sè, ma anche a Wembley la Juventus ha vinto puntando sulla solidità e tesaurizzando la zampata di Higuain e il lampo di Dybala. In generale, però, la squadra spesso gioca sotto ritmo. A Ferrara, uno sterile giro palla la rende prevedibile. Una tendenza che va catalogata in chiave Champions. Reduce dalla fatica di Londra e forse già con la testa alla sfida con il Real Madrid, i bianconeri sono apparsi scarichi. Stanchi. A tal punto da interrogarsi se la squadra abbia una rosa all’altezza del triplete. Beh, nel momento in cui Allegri deve fare la conta e si ritrova senza Bernardeschi, Cuadrado e Mandzukic e con un centrocampo che ha giocatori normali dietro i fenomeni, è normale pagare qualcosa, specialmente giocando ogni tre giorni.
Juventus Higuain-dipendente?
Al netto delle assenze, vi sono poche giustificazioni. Dybala è apparso indolente confermando la sua pericolosa discontinuità. Ha tendenza a disconnettersi, dopo una serie di grandi prestazioni. La “Joya” si conferma un interprete straordinario soprattutto a livello tecnico ma immaturo in ambito tattico. A Roma, con la Lazio, è stato decisivo trovando la giocata che è valsa i tre punti, cosi come un suo guizzo ha trascinato la squadra ai quarti di Champions. La sensazione, però, che in attacco la Juventus, sia e resti Higuain-dipendente. La manovra passa fra i piedi del Pipita che funge anche da regista offensivo. L’argentino regge l’architrave della fase offensiva bianconera. È lui a giocare con e per i compagni, oltre a essere letale negli ultimi sedici metri. In sintesi: Higuain è certezza, Dybala è il giocatore da colpo di genio. Servono entrambi, per carità, ma non si può dipendere dalle individualità. Specialmente per vincere in Europa.
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