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Quest’anno lo Scudetto (forse) si vince a quota 96

Rispetto alle scorse stagioni, continua a salire la quota Scudetto. Visti i numeri attuali ed il calendario, Juventus e Napoli si giocano il tricolore puntando quasi alla tripla cifra.

Redazione Il Posticipo

Partiamo da un presupposto, che pian piano si sta trasformando in una certezza: per vincere questo campionato di Serie A non basteranno 90 punti. E di conseguenza, per la prima volta nella storia, ci sarà qualcuno che sfonderà la fatidica quota...da paura e non si aggiudicherà la coccarda tricolore. Considerando che a Juventus e Napoli mancano rispettivamente 15 e 17 punti per arrivare a 90 e che ci sono ancora 9 partite da giocare, le medie stagionali (di molto superiori ai due punti a partita) delle due squadre suggeriscono che, anche in caso di sconfitta nello scontro diretto, entrambe dovrebbero farcela. E quindi gli 87 punti della Roma dello scorso anno, finora record massimo di punti con cui NON si è vinto lo Scudetto, andrà con tutta probabilità aggiornato.

Per la prima volta due squadre oltre i 90 punti?

Asticella dunque notevolmente alzata in questa stagione, anche considerando che le tre Juventus campioni di Italia con  Allegri non hanno mai superato i 91 punti e che nella prima annata bianconera dell'allenatore livornese (2014-15) ne sono bastati addirittura solo 87. In teoria, vincendo tutte le partite rimanenti, la Signora potrebbe anche eguagliare il record leggendario della sua incarnazione...contesca, quei 102 punti che rappresentano il massimo risultato mai raggiunto nella storia della Serie A. Se invece l'en plein riuscisse al Napoli, Sarri trascinerebbe i suoi a quota 100, stabilendo chiaramente il primato societario, fermo agli 86 punti raccolti nella scorsa stagione. Che comunque non sono bastati neanche per il secondo posto e per la Champions diretta.

La quota scudetto si è alzata a dismisura

Sembrano molto lontani i tempi in cui la cosiddetta quota scudetto era piazzata sugli 85 punti, una statistica confermata dalla maggior parte dei campionati a 20 squadre post-calciopoli. Se l'Inter 2006-07 (senza rivali degne di nota) ha raggiunto quota 97, per l'epoca un risultato stratosferico, quasi tutte le altre squadre campioni d'Italia dell'ultima dozzina di anni non si sono discostate troppo dalla fatidica cifra. Tra la stagione 2007-08 e quella 2012-13, lo Scudetto si è sempre vinto con punteggi compresi tra 82 e 87. La parentesi della Juventus dei record di Conte alza la media, ma il campionato successivo, il primo a firma Allegri, vede la Juventus campione sempre con 87 punti, ma ne sarebbero paradossalmente bastati 71, uno in più della Roma seconda, per quello che è il punteggio minimo necessario per il tricolore più basso dell'era a 20 squadre.

Le proiezioni suggeriscono quota 96

Gettando uno sguardo al calendario e giocando con gli incroci di Juventus e Napoli, pare proprio che la cifra clou possa essere 96. Distante ventuno punti per la Juventus, ventitré per il Napoli, con lo scontro diretto a rischiare di fare da arbitro assoluto dell'intero campionato. I bianconeri hanno un calendario più complicato, con quattro partite su nove (Milan, Napoli, Inter e Roma) in cui possono perdere punti. Supponiamo che la squadra di Allegri incappi in tre pareggi, vinca le altre sei ed ecco che raggiungerebbe quota novantasei. Il Napoli dal canto suo ha un cammino più agevole, con all'apparenza solo Milan e Juventus in grado di impensierirla. E sette vittorie e due pareggi porterebbero anche gli azzurri alla fatidica cifra. Appare dunque evidente che l'ago della bilancia può davvero essere il match dell'Allianz Stadium. La Juventus ha dalla sua per gli scontri diretti due risultati su tre, ma con un eventuale pareggio dovrà stare attenta a non lasciare altri punti per strada. Perchè in questa straordinaria stagione, la differenza tra 95 e 96 rischia di valere il tricolore.