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Juventus, sbornia Real

Dybala trascina la Juventus alla vittoria con il Benevento, forse l'avversario migliore per evitare la crisi dopo la sconfitta con il Real, che sembra aver lasciato il segno sui bianconeri.

Redazione Il Posticipo

Juventus, sbornia Real. La sfida con il Benevento lascia in eredità la sensazione che il calendario abbia fornito una grossa mano ai bianconeri, offrendo l’avversario migliore possibile. “Serviva” proprio uno sparring partner per smaltire la delusione europea, che si fotografa in panchina. Chi non gioca, è fra i più “cotti”, fisicamente e mentalmente, dopo la sfida con il Real.

Dybala, fattore giallo e rosso

La vittoria resta importante. Anche se la Juventus su aggrappa al singolo. Il vantaggio di poter schierare Dybala, perlomeno in Italia dove l’argentino è e resta un fattore dal peso specifico incidente, rimane importante. Dybala dopo il giallo e il rosso visto con il Real Madrid, si esalta con il Benevento. Tripletta e record, ma per certi versi anche la conferma che questo ragazzo riesce nelle grandi giocate quasi solo contro avversari di media alta caratura. Quando l’asticella si alza, a volte sparisce. Una tripletta figlia, per certi versi, di tutto ciò che non è concesso in Europa, ovvero controllare, girarsi e mirare l’angolo dove piazzare il pallone. E comunque i problemi restano.

Tenuta fisica e mentale

La tripletta di Dybala è l’ennesima riprova di pregi e difetti del calciatore. La doppietta di Diabatè, invece, fa emergere tutti i problemi fisici e tattici di una Juventus assolutamente disattenta in fase difensiva, ma che conferma comunque un grandissimo carattere. Anche troppo, con un Mandzukic particolarmente nervoso e insofferente. Al netto dell’atteggiamento passivo in alcuni frangenti, resta ed è meritevole di sottolineatura l’approccio alla gara. La Juventus è entrata in campo con lo spirito giusto, poi ha rallentato e dato la sensazione di essere a rischio, concedendo quattro tiri in porta in una sola azione. Roba che prima della partita dell'Allianz contro i Blancos si è vista, in totale, in tutto il 2018. Evidentemente la sconfitta ha lasciato il segno, perché di solito la Juventus concede sempre campo, ma non occasioni. L’allarme era scattato con il Milan, si è concretizzato con il Real e si è ripetuto con il Benevento. L’importante, però, è il risultato. E la sensazione è che la trasferta campana sia servita per ricaricare le pile in vista degli ultimi quaranta giorni della stagione, per puntare a vincere per la quarta volta consecutiva (per Allegri) scudetto e coppa Italia.