Allegri, da panchina d'oro a Re Mida. Il tecnico bianconero deve trasformare la Juventus e adeguarla alle esigenze nei due crocevia che indirizzeranno la stagione. Il Milan e il Real Madrid. Fra infortuni e squalifiche, il tecnico toscano deve far quadrare i conti.
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Allegri, da panchina d’oro a re Mida…
Allegri, la panchina d'oro è un premio meritato, ma adesso serve trasformarsi in Re Mida. Contro Real e Milan la Juventus è da ridisegnare.
Juve-Milan senza Chiellini e Alex Sandro?
La sfida con i rossoneri è particolarmente delicata dopo il passo falso con la Spal. Non si può sbagliare. La Juventus dovrà affrontare la sfida senza due pilastri della difesa. Chiellini e Alex Sandro sono recuperabili in ottica Champions, ma difficilmente saranno rischiati contro i rossoneri. In questo caso Allegri ha due scelte: Benatia e Barzagli oppure Rugani. O tutti e tre insieme per ovviare alle assenze del brasiliano o utilizzarlo a mezzo servizio, magari alternandolo con Asamoah. A centrocampo Pjanic giocherà tutta la partita senza un domani, considerando la squalifica da scontare in Champions. E poi in avanti si potranno rischiare Mandzukic e magari Cuadrado. Non è una impresa complicatissima tatticamente. Anzi servirà per gestire uomini e forze. E impedire che la Champions "agisca" come successo a Ferrara quando l'effetto Real ha inciso eccome sulle gambe e nella testa dei calciatori bianconeri.
Juve-Real senza Benatia e Pjanic
La sfida ai Campioni d'Europa è improba di suo. Diviene quasi impossibile considerando le squalifiche di Benatia e Pjanic. Chi sostituisce il marocchino? La storia di Allegri sulla panchina bianconera insegna che Rugani potrebbe essere lasciato in panchina. Il centrale difensivo non ha mai giocato le sfide che contano in Champions, dove potrebbero essere premiati Barzagli e Chiellini. Quasi indecifrabile la situazione a centrocampo, dove l'assenza di Pjanic è pesantissima contro un centrocampo di "mostri". Considerando che anche Sami Khedira è da valutare, Restano in piedi, in tutti i sensi, Marchisio e Matuidi, il che costringerebbe Allegri a un 4-2-3-1 che ha già bocciato in Champions. Un bel rompicapo, ma Allegri ha una qualità quasi irreperibile in molti allenatori: incide in maniera decisiva nella "lettura" del match. L'effetto "Re Mida" che gli ha permesso di vincere la panchina d'oro, va rispolverato prima di subito.
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