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Stazione di Napoli Centrale: in arrivo e partenza due metro…nomi

Il Napoli non vuole lasciarsi distrarre dal mercato, ma le voci dell'arrivo di Torreira sono sempre più insistenti. E preludono all'addio di Jorginho...

Redazione Il Posticipo

Napoli, stazione Centrale...di centrocampo. Dove l'arrivo di un metronomo causerebbe la partenza di un altro. I protagonisti hanno un nome: Torreira e Jorginho. La presenza dell'italo-brasiliano impedisce l'arrivo del centrocampista doriano. Così come lo sbarco in riva al Golfo di Torreira coinciderebbe con la partenza di Jorginho. Molto semplice: i due non possono giocare insieme.

Jorginho, inseguito dal Manchester

L'italo-brasiliano è il cuore del Napoli che con lui in campo assume tutta un’altra dimensione. È lui a comandare il ritmo di gioco della squadra. E piace da morire a Jose Mourinho, pronto ad investire qualcosa come 50 milioni di euro. Del resto la rifondazione del Manchester United sta prendendo molto più tempo del previsto. E lo Special One ha bisogno di un centrocampista con le qualità del numero otto partenopeo, straordinario nel regalare equilibrio e ordine alla squadra. Esattamente ciò che serve ai Red Devils. Prontissimi a staccare assegni molto consistenti.

Torreira, un potenziale crac

Torreira ha impressionato in questo campionato. Classe 1996, pronto al grande salto. Per strapparlo alla Sampdoria, basterebbero 25 milioni finanziati con la metà della liquidità garantita dalla cessione di Jorginho. Sono tanti soldi? Beh, la clausola è quella e si presta a una doppia interpretazione:  sono tantissimi soldi in considerazione della poca (anche nulla) esperienza internazionale, pochi, considerando le cifre folli che girano nel mercato moderno e quanto potrebbe valere questo ventiduenne fra qualche anno. Un investimento, comunque, impegnativo per le casse partenopee, che porterebbe senza dubbio all’addio di Jorginho.

Insieme, incompatibili

Nel 4-3-3 di Sarri, Torreira e Jorginho sono assolutamente incompatibili. Nessuno dei due, per caratteristiche tecniche o tattiche, può adattarsi al ruolo di mezzala. Sono entrambi privi del cambio di passo e della capacità di percorrere in campo in verticale occupando gli spazi nei tempi giusti. Sia l'italo-brasiliano che l'uruguaiano hanno bisogno di uomini di movimento intorno a sè che dettino il passaggio e recapitino il pallone sui piedi in modo da tenerli sempre nel vivo dell'azione. La convivenza è impossibile anche in un eventuale 4-2-3-1 o in un centrocampo a rombo dove entrambi fungerebbero da vertice basso. Ecco perchè uno esclude l'altro. E se Torreira arriva a Napoli per una cifra sui 25 milioni, non sarà certo per essere una riserva...