Joao Félix, e l'Atletico Madrid, un rapporto un po' complicato. L'attaccante in una intervista rilasciata a ESPN ha riconosciuto che adeguarsi allo stile di gioco della sua squadra non è stato affatto semplice per chi, come lui, era abituato a una filosofia diversa con il Benfica.
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Joao Felix, che fatica in Spagna: “Ora sono a mio agio ma non è stato facile adattarmi all’Atletico”

VALLADOLID, SPAIN - MAY 22: Joao Felix of Atletico de Madrid and Enrique Cerezo, President of Atletico de Madrid celebrate winning the La Liga Santander title after victory in the La Liga Santander match between Real Valladolid CF and Atletico de Madrid at Estadio Municipal Jose Zorrilla on May 22, 2021 in Valladolid, Spain. Sporting stadiums around Spain remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors (Photo by Angel Martinez/Getty Images)
AMIENTAMENTO
Un percorso di ambientamento piuttosto lungo che gli è costato anche diverse critiche. Arrivato a Madrid per 120 milioni di euro, il ragazzo ha dovuto convivere con le aspettative legate al prezzo esorbitante del suo trasferimento. "Le prime settimane sono state davvero complicate, anche perché non ero abituato a convivere con tutta quella pressione addosso, ma con il tempo, circondandomi di persone giuste intorno a me, con il club, la situazione si è normalizzata. Non è stato facile per me, perché al Benfica si giocava un calcio profondamente diverso. Solo adesso posso dire di sentirmi finalmente a mio agio e posso adattarmi serenamente a ogni soluzione. Simeone è uno degli allenatori più bravi ed esperti che abbia mai incontrato. E riesce come nessuno a trasmetterti la sua passione".

PROSPETTIVE
Felix per anni è stato etichettato come l'erede di Cristiano Ronaldo. Ci ha giocato insieme in nazionale e i loro destini sembravano poter convergere anche a Madrid. "Non credo che l'attuale situazione che vive Cristiano possa influire sulle sue prestazioni in ottica mondiale. Ronaldo è sempre lo stesso, anche se in questo momento sta giocando un po' meno. Per me è un onore condividere lo spogliatoio con lui. Prima del mondiale però ci sono la Liga e la Champions. Teniamo tantissimo alla competizione europea vogliamo spingerci il più lontano possibile. E in campionato nonostante la falsa partenza siamo convinti di poter lottare per il titolo. Il nostro destino ce lo determiniamo da soli e noi siamo convinti e fiducioso di poter arrivare in fondo a tutte le competizioni, ma preferiamo focalizzare gli obiettivi partita dopo partita".
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