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Italiano: “Non eravamo fenomeni in precedenza, non ci si deve abbattere adesso”

CROTONE, ITALY - DECEMBER 12: Head coach of Spezia Vincenzo Italiano gestures during the Serie A match between FC Crotone and Spezia Calcio at Stadio Comunale Ezio Scida on December 12, 2020 in Crotone, Italy. (Photo by Maurizio Lagana/Getty Images)

Lo Spezia interrompe a Firenze la serie positiva.

Redazione Il Posticipo

Brutta serata per Lo Spezia. La squadra rivelazione del campionato interrompe a Firenze la serie positiva e incappa in una sconfitta pesante sia dal punto di vista del risultato che della prestazione. Dopo un buon inizio, un passo indietro che non inficia la classifica anche se permette ai Viola di superare i liguri in graduatoria. Italiano a fine partita analizza la sfida ai microfoni di Sky Sport.

INATTESO - Visto il momento attraversato dai bianconeri, un KO del genere non era preventivabile. Soprattutto dal punto di vista del punteggio e dopo i primi 45' di gioco. "Penso che il primo tempo sia stato giocato benissimo, ma non abbiamo sfruttato le situazioni e se non si sfruttano le occasioni lasciando la partita viva contro un avversario del genere alla fine certe partite le perdi. A livello individuale la Fiorentina ha qualcosa in più. Siamo stati disattenti e senza la forza di essere pungenti in attacco. Ci sono stati tanti momenti di alti e bassi in questo campionato. Sappiamo chi siamo. Dobbiamo andare avanti. Non eravamo fenomeni in precedenza, né ci si deve abbattere adesso".

SALVEZZA - Il cammino verso la salvezza non è comunque compromesso. Le rivali sono ancora a distanza di sicurezza. "Mancano ancora tantissime partite. La fame è intatta, poi le partite prendono delle direzioni del tutto differenti. Con il Milan è andata evidentemente in un modo diverso. E se vai sotto diviene difficile raddrizzarla. Il cammino resta positivo, sappiamo che dovremo soffrire sino all'ultima giornata. Il percorso di maturazione prevede di evitare tutto questo. Io credo che una squadra come Lo Spezia che viene a Firenze a giocarsi la partita sia comunque da elogiare. Per me è un grandissimo merito. La mentalità è questa, la strada è tracciata. Cerchiamo di attaccare ma se c'è da difendere ci adeguiamo. L'idea di proporre calcio resta comunque intatta".