Lo Spezia cede alla distanza all'Atalanta. I liguri si fanno preferire per larga parte del primo tempo ma poi crollano alla distanza sotto i colpi della Dea che innesta le marce alte nella ripresa e prende il largo. La squadra di Italiano ha poi saputo sfruttare il calo d'attenzione dei padroni di casa senza però rientrare nel match. Il tecnico analizza la sfida ai microfoni di Sky Sport.


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Italiano: “Andiamo ad intermittenza e non mi piace. Con questa classifica serve accelerare”
Lo Spezia cede alla distanza all'Atalanta.
PESANTE - Altra sconfitta di proporzioni troppo pesanti, alleggerita dalla rete finale. In ogni caso la sostanza non cambia. E il tecnico non è affatto soddisfatto. "Penso che questa partita sia la fotocopia con la gara con la Juventus. Primo tempo ad alti ritmi, poi come è accaduto altre volte prendiamo un gol, ne subiamo un altro e poi si complica tutto. E a quel punto vengono fuori le qualità superiori dell'avversario ed inevitabilmente perdi la partita. Si inizia a vedere qualcosa che non mi piace. Perdiamo energie ed autostima. Andiamo ad intermittenza e non ce lo possiamo permettere. Non possiamo giocare un tempo, sia esso il primo o il secondo. Dobbiamo immediatamente mettere a posto questo aspetto. Ci serve maggiore continuità nell'arco dei 90' di gioco se vogliamo centrare il traguardo salvezza".
PROSPETTIVE - La sensazione è che lo Spezia dovrà comunque sudarsi la salvezza. "Ci sono tanti aspetti che incidono sui risultati. Di certo dobbiamo migliorare. Si è seminato ed adesso è giunto il momento di raccogliere, anche affrontando squadre più forti di noi. Pensiamo ad arrivare a maggio in questa posizione di classifica. Con il presidente scherziamo spesso ma io sono concentrato su questo obiettivo. La classifica non ci permette di stare sereni, ci serve un'ultima e decisiva accelerata per non vanificare il lavoro fatto finora. Per riuscire dobbiamo lavorare sulla mentalità e capire quali sono gli errori che ti fanno perdere le partite. In tante occasioni avremmo potuto portare a casa punti creando tanto e concedendo poco. Serve un cinismo diverso dal nostro per vincere le gare. Il segreto è limitare gli errori per mantenere il vantaggio che abbiamo sul terzultimo posto sino alla fine del campionato".
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