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Italia-Liechtenstein, il derby di Frick tra figli e amici: “Mio figlio giocava nel cortile di casa con Zaniolo…”

La sfida per le qualificazioni a Euro 2020 tra la sua nazionale e gli azzurri è per Mario Frick una specie di derby. E non solo perchè in fondo quasi dieci anni nei nostri campionati non si dimenticano facilmente. Nel match del Tardini, l'ex...

Francesco Cavallini

In Italia, più di qualche tifoseria ha cantato "La vie c'est fantastique quando segna Mario Frick". Arezzo, Verona, Ternana e Siena le tappe tricolori della carriera dell'ex attaccante del Liechtenstein, con la cui maglia cui ha realizzato 16 reti in ben 125 presenze. Normale dunque che la sfida per le qualificazioni a Euro 2020 tra la sua nazionale e gli azzurri sia per lui una specie di derby. E non solo perchè in fondo quasi dieci anni nei nostri campionati non si dimenticano facilmente. Nel match del Tardini, Frick potrebbe infatti vedere in campo un paio di volti molto conosciuti, come racconta l'ex bomber ai microfoni di Eurosport.

NOAH - Il primo è quello di suo figlio Noah, già entrato in corso d'opera nel match con la Grecia. Il ragazzino, classe 2001, ha anche un secondo nome molto speciale, Zinedine, in onore dell'attuale tecnico del Real Madrid. Considerando che il primo è per il grande tennista francese, logico che papà Mario si aspetti molto da lui. E dopo i 4 minuti all'esordio, magari uno spezzone contro l'Italia di Mancini. "Spero che il CT, l'islandese Helgi Kolvidsson, lo butti nella mischia. Sarebbe una bella soddisfazione in famiglia". Anche perchè sarebbe il terzo Frick a vestire la maglia della nazionale, visto che anche il più grande dei suoi figli, Yannik, ha già sei presenze con il Liechtenstein.

NICOLÓ - Ma Yannik, nato nel 1998, ha anche un'altra particolarità, pensando alla sfida con gli azzurri. Era il compagno di giochi...di un certo Nicolò Zaniolo. Mario Frick è stato compagno di reparto di Igor, il padre del romanista, ai tempi della Ternana. E non era raro vedere i piccoli di casa correre dietro allo stesso pallone. Una storia che Frick non aveva ancora raccontato, ma che in un certo senso...lo inorgoglisce. "Giocava nel cortile di casa insieme a Nicolò Zaniolo, a Terni. Avevano 4 anni. Io e Igor eravamo, nel 2002-2003 gli attaccanti della Ternana, nonché amici. È la prima volta che racconto questa storia: mi sono emozionato nel vedere sbocciare il talento di Nicolò: Mancini ha a disposizione un vero tesoro. Cosi come Kean: gli Azzurri rinascerano nel segno dei giovani, vedrete". E chissà se dopo oltre 15 anni, un Frick e uno Zaniolo non condivideranno di nuovo il campo!