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Italdonne, la Bertolini: “Più esperte rispetto al Mondiale, ma dobbiamo ma serve ancora un passo per il top”

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L'Italia Femminile si prepara all'Europeo con fiducia nei propri mezzi e la consapevolezza di poter recitare un ruolo da protagonista ma non assoluto

Redazione Il Posticipo

L'Italia Femminile si prepara all'Europeo con fiducia nei propri mezzi e la consapevolezza di poter recitare un ruolo da protagonista ma non assoluto. Milena Bertolini, in conferenza stampa da Coverciano, ha fissato paletti e tracciato un piccolo bilancio in vista della competizione internazionale.

ESPERIENZA

La nazionale si è arrampicata ai quarti nel mondiale. Ci sono i presupposti per migliorarsi, ma non per vincere. "Siamo in fase di rinnovamento, ci sono diverse calciatrici che arrivano dall'Under 19, ma chiunque dovrà conquistarsi l'Europeo sul campo. Dal 2019 somn cambiate molte cose, diverse ragazze hanno acquisito esperienza. In comune con il 2019 c'è l'entusiasmo e la grande dedizione negli allenamenti. Come movimento, la crescita rispetto a 3-4 anni fa, è evidente soprattutto in termini di esperienza. Il miglioramento è tangibile ma il percorso non è ancora completato. Siamo in una fascia media, verso il top ma ci manca un passo per raggiungerlo. Sono curiosa di vedere il livello della nostra Nazionale quando cominceranno le partite di una certa importanza".

PROSPETTIVE

Italia inserita in un girone scomodo. "La Francia è la nazionale favorita per la vittoria del girone e anche per quella finale. Se avessi potuto scegliere non l'avrei mai affrontata come prima. Ha tutto: qualità, tecnica, intensità e fisicità. Il Belgio è la nazionale che per certi versi ci assomiglia di più, mentre l'Islanda può metterci in difficoltà sul piano fisico. Per superare i turno serviranno grandissime motivazioni e tanta voglia di migliorare. In generale la A però sta crescendo quindi non dovremo avere grossi problemi dal punto di vista della tenuta atletica. Il campionato si sta livellando verso l'alto e la Nazionale ovviamente ne trae beneficio. E in una situazione come questa, in cui giocheremo a luglio, è fondamentale esserci sotto tutti i punti di vista".

MOVIMENTO

Inevitabile parlare anche del movimento che tornerà sotto la luce dei riflettori. "C'è ancora una certa distanza con il calcio maschile ma è un dato oggettivo. Per tantissimi anni non ci sono stati investimenti, non è pensabile raggiungere certi livelli. Dopo il Mondiale la situazione è cambiata credo che un primo punto si possa fare fra altro cinque anni. Spero che il percorso sia veloce ma l'Italia del calcio femminile ha una bade diversa. Abbiamo in tutto 30mila tesserati e non ci sono le condizioni per sostenere un campionato con un alto numero di club. La cessione del titolo della Pink Bari ne è un esempio".