"Parlami di te bella signora, del tuo mare nero nella notte scura. Io ti trovo bella ma non mi fai paura…
calcio
I…Due di Piccari – La Signora tenta Inzaghi e per Montella il sogno è finito
Continua la rubrica in cui Marco Piccari ci racconta a modo suo i personaggi top e flop del nostro amato calcio. Oggi parliamo di una Signora che corteggia un giovane allenatore e di un sogno a tinte rossonere finito troppo presto.
"Gianni Morandi descriveva così una bella signora. Una signora è la Juventus, che in molti in questa ultima settimana hanno accostato all’allenatore Simone Inzaghi. I complimenti da Torino sono arrivati, ma Simone non si è scomposto. Lusingato ha accettato la corte, ma a casa della Juve è andato con una bella e attraente ragazza. La sua Lazio ha sfilato davanti alla Signora e il palcoscenico è stato tutto per lei. Abito sportivo, andatura aggressiva e geniale, impossibile non rimanere ammaliati da questa ragazza. La Juventus, come tutte le signore di classe, ha colpito subito e magari avrà strizzato anche l’occhio a Simone, ma lui, con la sua ragazza biancoceleste, non è stato sfiorato da nessun pensiero e proprio a casa della sua corteggiatrice ha vissuto una serata speciale.
"La freschezza, la concretezza e anche la fortuna alla fine hanno premiato la Lazio. Squadra compatta, unita e sempre pronta a colpire. Leiva in mezzo ha comandato costruendo una diga invalicabile. Luis Alberto, nella casa di Dybala, ha illuminato con genio e intelligenza. In attacco Immobile, con due picconate, ha demolito quello che una volta era il muro bianconero. La firma poi l’ha messa Strakosha, che davanti a Buffon si e messo il mantello e come un super eroe è volato per respingere un pallone velenoso. Alla fine la bella signora e rimasta in un angolo a guardare, la sua bellezza non ha spaventato Inzaghi che teneramente è andato via da Torino baciando e abbracciando quella bella ragazza biancoceleste.
Non c’è più niente da fare
"Quello del Milan è stato un sogno d’estate, un sogno troppo breve e i desideri della notte di San Lorenzo sono già svaniti. Il calcio mercato aveva consegnato una squadra di livello, ma dopo due mesi tutto è cambiato. In otto giornate quattro sconfitte, 13 gol subiti e soprattutto tanti schiaffi con le squadre di alta classifica. Qualche lampo nel derby ma troppo poco per puntare alla zona Champions. Male, veramente male e in questo contesto Montella non è esente da responsabilità. Le poche idee, i continui cambi e le tante incertezze sono tutti indizi che mettono il tecnico sul banco degli imputati. Il Milan è lontano da tutto e da tutti, l’aeroplanino non ha fatto decollare i rossoneri e dopo otto giornate viene in mente il brano di Bobby Solo...
"Non c’è più niente da fare è stato bello sognare..
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