Inzaghi alla Juventus? Allegri, al netto delle dichiarazioni, non è per niente sicuro della permanenza sulla panchina bianconera. Il ciclo sembra comunque esauritosi. Se il tecnico toscano vince la Coppa Italia, chiude il suo quarto double consecutivo. Qualora invece non centrasse l’impresa, si troverebbe nuovamente nel mirino di una critica di chi, in fondo, non l’ha mai considerato un allenatore da Juventus. Non è impossibile che Allegri valuti dunque l’addio a prescindere dal risultato finale.
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Allegri addio? La Juventus può gettarsi su Inzaghi
Juventus, torna di moda il nome di Inzaghi. Allegri non è sicuro di restare, e i bianconeri non vogliono farsi trovare impreparati...
INZAGHI - La Juventus avrebbe già individuato il successore: Simone Inzaghi. Giudicato, evidentemente, il profilo ideale per la successione del tecnico. In effetti l’allenatore della Lazio avrebbe i “crismi” giusti per occupare la panchina della Juventus. È giovane, elegante, preparato tecnicamente e già rodato alla pressione di una grande piazza. Quanto basta, insomma per cerchiare in rosso il suo nome e, perché no, sondare il terreno.
ALLENATORE – Oltre all’immagine, Inzaghi garantisce anche una certa sostanza. È un allenatore di campo, più che un gestore. E sa anche tenere in pugno lo spogliatoio. La forza della Lazio, sinora, è il gruppo. E la capacità di andare anche oltre le effettive qualità tecniche. L’impronta, in questo senso, è ben visibile: i biancocelesti, contro ogni pronostico, sono in piena lotta Champions e davanti alle due milanesi, valorizzando al massimo le risorse a disposizione. Ciò che colpisce, soprattutto, è la capacità di valorizzare gli uomini attraverso moduli e schemi studiati ad hoc per le caratteristiche dei giocatori, plasmando il materiale umano a disposizione esaltandone le qualità e limitandone i difetti. Lavoro di campo, più che di gestione. Proprio quello che servirebbe alla Juventus.
RIFONDAZIONE- La finale di Coppa Italia è anche quella degli addii. In ogni caso, partirebbe una rifondazione, intesa come “svecchiamento”. In questo senso, Inzaghi ha già dimostrato di saper ricostruire delle fondamenta. Resta da capire se il tecnico biancoceleste, legatissimo alla Lazio e alla città di Roma, accetti un eventuale trasferimento. Beh, basta la parola: la Juventus esercita comunque il suo fascino ed è comunque complicatissimo dire di no. Certi treni non ripassano. E la sensazione è che, qualora ci fosse un abboccamento, (del resto si gioca a Roma quindi non è così difficile incontrarsi) questo fattore possa essere incidente.
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