Allarme rosso. Inter e Milan rischiano un brusco ridimensionamento. Il governo cinese è stato chiaro: non agevolerà chi investirà i propri capitali all'estero. Specialmente se in attività considerate in perdita, come una squadra di calcio. Un dietrofront che spiazza la Milano calcistica. E la domanda sul prossimo mercato rischia di stravolgersi. Non c'è più da chiedere quali siano i prossimi acquisti. Piuttosto, chi è destinato a lasciare la Madonnina.
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Milano, sventola bandiera rossa
Inter e Milan nei guai? Il governo cinese, secondo il Titan, blocca gli investimenti e tiene sotto controllo le operazioni dei cinesi. Dunque cosa succede a Milano?
«Suning si ritiri dall'Inter»
Se Suning è un vero patriota, si ritiri dall'Inter. Poche e sentite parole, per spiegare come Pechino sia particolarmente intollerante verso gli investimenti finalizzati alla crescita di club che non siano cinesi. Una scelta appoggiata dalla Commissione sulle riforme, dal ministero del Commercio e dalla Banca del Popolo, che hanno varato una dichiarazione congiunta riguardante i capitali che circolano fuori dalla Grande Muraglia. In particolare, le imprese private non possono acquistare valuta estera, trasferire valori e procedere ad attività di riciclaggio attraverso investimenti fittizi. Tradotto dal burocratese, il governo cinese sarà particolarmente attento nel vigilare qualsiasi forma di attività di aziende private che investono all'estero. E fra queste vi sono anche Inter e Milan.
Inter, e adesso?
La decisione della Cina influisce pesantemente sulle operazioni di mercato dell'Inter, che a questo punto ha la pressoché totale certezza di non poter investire a gennaio. Lo scenario futuro è molto semplice. Suning, se vuole continuare a investire nell'Inter, deve farlo con soldi propri. O, meglio con i soldi generati dagli investimenti già fatti. Un modo molto elegante per parlare di autofinanziamento. A meno di improvvisi, quanto improbabili, cambi di rotta, Suning non ha molti margini di manovra. Nè può immettere nuovi capitali. E c'è da chiedersi, a questo punto, se sia ancora conveniente restare alla presidenza dell'Inter.
E il Milan?
La situazione del Milan è un po' diversa: la proprietà cinese deve saldare il debito a Elliot (entro il prossimo ottobre) oppure il fondo acquisirà la società rossonera per rivenderla al miglior offerente. In questo senso, i rossoneri sono meno cinesi dell'Inter, ma sono ugualmente in difficoltà. La nuova società ha già accumulato passività tali da costringere l'UEFA a imporre i paletti del FPF. E quindi, anche se non per colpa della Cina, il Milan ha il mercato pressochè bloccato.
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