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Inter, per il dopo-Sabatini tocca a Oriali?

Suning avrebbe già scelto il successore di Sabatini. Gabriele Oriali, interista d'origine controllata e già dirigente ai tempi del triplete.

Redazione Il Posticipo

Inter, scusate il ritardo: un anno dopo, potrebbe tornare in nerazzurro Gabriele Oriali. La scelta di Suning per il successore di Sabatini potrebbe orientarsi proprio sul dirigente accompagnatore dell’Inter del Triplete. I contatti sarebbero stati avviati già al termine della scorsa stagione ma l’ex Campione del Mondo non ha lasciato la Nazionale. Adesso che in azzurro c’è aria di rinnovamento, Oriali può tornare…a casa. All’Inter, del resto, è amatissimo.

Oriali: un uomo squadra

Sabatini ha sofferto l’impossibilità di muoversi come meglio desiderava. Ovvero, carta bianca nelle scelte. Un lusso che l’Inter cinese non può permettersi, stretta nei margini delimitati dal governo locale e dal Fair Play Finanziario. Premesse e promesse sono apparse diverse all’ormai ex direttore dell’area tecnica, che ha lasciato l’incarico. Chi, dunque per il dopo-Sabatini? Serve  un uomo di “spogliatoio” che funga da collante e lasci ad Ausilio il compito di curare il mercato. Il nuovo profilo deve coniugare area tecnica e aziendale e riunirla sotto un unico tetto, senza che il contatto generi scintille.  E non solo. Deve anche conoscere l’Inter e le dinamiche nerazzurre. Identikit che conduce a Gabriele Oriali. Un uomo squadra nel senso più pieno del termine.

Un mediano per…Spalletti

La figura di Oriali servirebbe come l’acqua nel deserto anche a Luciano Spalletti, che si ritrova a vivere il suo personalissimo eterno ritorno. Ha lasciato Roma anche perché si era ritrovato solo e unico punto di riferimento della società e doveva districarsi nella tripla veste di allenatore, dirigente e uomo mercato. Si è ritrovato nelle stesse condizioni a Milano dove (anche lui) sperava in qualcosa di diverso. Allo status quo Spalletti deve gestire rapporti con la stampa, è l’unico punto di riferimento all’esterno e deve anche pianificare il mercato. E nel frattempo, allenare e gestire uno spogliatoio tornato “tiepido” dopo aver raggiunto temperature altissime. Una pressione enorme che può essere alleggerita da Oriali che, come in campo, può correre qua e là, a tappare le falle e le assenze di chi è lontano o addirittura assente. Una vita da mediano, appunto. Ciò che serve, in campo e fuori, a questa Inter.