L’Inter…rail di Walter Sabatini. Sette tappe e altrettanti affari per disegnare l’Inter del futuro fra parametri zero, possibili cessioni, sconti e acquisti. Un viaggio destinato a ridisegnare l’undici nerazzurro e, magari, migliorarlo.
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L’Inter…rail di Walter Sabatini
Sabatini è al lavoro per disegnare e costruire la nuova Inter. Un viaggio in sette tappe e altrettanti affari, fra sconti, parametri zero e plusvalenze.
Sabatini in…Frecciarossa
La prima tappa è Roma. Dove si deve chiudere, presto e bene, l’affare Stephan De Vrij. Sembra ormai tutto fatto, ma si sa, nel calcio, mai dire mai. E comunque vi sono dei rapporti di…buon vicinato da salvaguardare. Lotito e Sabatini, fra l’altro, hanno anche lavorato insieme. Ecco perché il direttore del gruppo tecnico Suning potrebbe ascoltare le richieste della Lazio che, in caso di approdo in Champions, potrebbe virare su Candreva, la cui avventura a Milano sembra ormai gli sgoccioli.
La tappa appenninica
Seconda tappa, tre soste. Firenze, Bologna e Ferrara. Fra le colline fiesolane vi è un talento che l’Inter non ha mai smesso di seguire. Federico Chiesa, esterno che piace da morire a Spalletti. La trattativa è parecchio complicata ma il talentino viola ha un contratto senza clausola. E con i Della Valle, si sa, nessuno è incedibile se ci si presenta con il cash o con merce di scambio. L’Inter ha Eder, che potrebbe fare molto comodo a Pioli. Quindi Bologna: la prima alternativa a Chiesa, nonché la più percorribile, è Verdi, definitivamente scaricato dal Napoli. Anche in questo caso costa, almeno venti milioni. L’Inter potrebbe ottenere lo sconticino inserendo nella trattativa diversi giovani. In primis, Pinamonti. Da Bologna e Ferrara il passo è breve. Nella Spal c’è Meret, un secondo che nel tempo potrebbe divenire il futuro estremo difensore nerazzurro. Un anno, anche due, a imparare. Il maestro è d’eccezione: Samir Handanovic. Meret potrebbe poi restare all’Inter entrando dalla…porta principale.
Torino, poi…la Spagna
Le ultime due tappe dell’Interrail riguardano Torino e la Spagna. Anche in questo caso c’è da lavorare parecchio. Asamoah non ha rinnovato il contratto con la Juventus. Si libera a zero anche lui ed è pronto a firmare un triennale. Da Torino si passa in Spagna. In mezzo, la Francia: nessuna sosta prevista, al massimo un pensierino, osservando la costa azzurra e un altro parametro zero, Balotelli. Quindi Marsiglia, dove c’è l’amico Rudi Garcia (non si sa mai, Spalletti volesse lasciare, meglio sempre avere un piano B). La sosta è a Barcellona, dove negoziare lo…sconticino. Rafinha non rientra più nei piani dei catalani, che sono disposti a rinunciare a cinque milioni e al bonus, purché si paghi tutto in un’unica soluzione. Trenta milioni. Dove prenderli? L’Interrail continua: si va a Siviglia, dove a gennaio erano pronti proprio quei trenta milioni. Per Brozovic. E già che ci siamo, inserire nella trattativa con Montella, Borja Valero, in modo da finanziarsi anche un pizzico di…Cancelo? Il viaggio è lungo. Com’è dura l’avventura di…mercato!
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