Una vittoria semplice contro un avversario difficile. L'Inter elimina la pratica Fiorentina senza problemi. Era da tempo che nella Milano nerazzurra non si respirava aria di tranquillità. Spalletti sta cercando di ripulire le macerie degli ultimi anni, e per farlo si è affidato a giocatori di qualità ed esperienza. Nessun nuovo esperimento. Il volto della nuova Inter è quello di Borja Valero. Lo spagnolo ha preso subito il controllo del centrocampo. Spalletti gliel'ha affidato chiavi in mano. E i fatti gli hanno dato subito ragione.
calcio
Inter: Borja Valero ha la leadership dei grandi
Grande prestazione dell'Inter nella vittoria per 3-0 contro la Fiorentina. Partita dominata. Borja Valero prende il controllo del centrocampo. La squadra è nella sue mani.
Dolci ricordi
Forse per il look, per il passo caracollante, ma la figura di Borja Valero ricorda quella di Cambiasso. Non tanto per il tipo di giocatore, ma per l'aura che lo circonda: Borja Valero regala sicurezza. Proprio come quando nel centrocampo dell'Inter c'era il Cuchu. Un leader in campo in grado di trascinare la squadra. L'argentino più dinamico, lo spagnolo più geometrico; una cosa in comune: il controllo del centrocampo. L'Inter è pronta a scendere in campo contro qualsiasi avversario e fare la sua partita. A dettare gioco e movimenti Borja Valero.
Acquisti mirati ed intelligenti
Calciomerato interista senza fuochi d'artificio. Nessun colpo effettuato dai nerazzurri ha portato nomi da prima pagina. Eppure la squadra ha subito un notevole miglioramento. Una politica diversa dai cugini del Milan: non serve rifondare, ma migliorare. L'Inter, la squadra ce l'aveva. Ottimo portiere, centrocampo con qualità ed il miglior centravanti d'Italia. Icardi può essere criticato sotto molti punti di vista, ma di sicuro non dentro un campo da calcio. Pochi classe 93 al mondo possono vantare i suoi numeri. Spalletti ha seguito il suo credo: dominare le partite con il centrocampo. Borja Valero e Vecino da aggiungere a Brozovic, Perisic e Candreva. Dalla panchina pronto Joao Mario. Le partite non si vincono con i nomi, ma con i giocatori giusti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA