Atalanta e Inter: una lunga storia di rivalità fra macchine divelte e motorini volanti…
BERGAMO, ITALY - NOVEMBER 08: Ruslan Malinovskyi of Atalanta BC is challenged by Arturo Vidal of FC Internazionale during the Serie A match between Atalanta BC and FC Internazionale at Gewiss Stadium on November 8, 2020 in Bergamo, Italy. (Photo by Emilio Andreoli/Getty Images)
Inter-Atalanta. Rivalità nata negli anni Settanta e proseguita nei decenni a venire fra episodi incresciosi e curiosi. Da macchine divelte a motorini volanti...
Redazione Il Posticipo
Atalanta e Inter. In comune, solo i colori. Per il resto la rivalità è totale, acerrima. E affonda le radici in un contesto politico e sociale oltre che storico. I bergamaschi hanno una fortissima identità e non accettano, sebbene la loro città disti appena 54 chilometri da Milano, di essere accostati alla metropoli meneghina. Loro, no, sono un'altra cosa. Bergamo. Lombardo-Veneti, con una punta di Svizzera. Insomma, tutto ma non milanesi. Il Corriere di Bergamo ha ricostruito alcuni fatti salienti che hanno scatenato la rivalità.
ANNI '70
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La rivalità cova a lungo sotto la cenere e deflagra in occasione di un Atalanta-Inter del 1972, quando i giocatori dell'Inter vengono aggrediti da un gruppo di tifosi atalantini all'uscita dal parcheggio. Attesi al varco. Il veicolo di Mario Corso è quasi capovolto. Nella ressa, qualcuno ammacca l'auto di Roberto Boninsegna. Non esattamente un abatino. Bonimba vive come gioca. Scende dall'auto e ingaggia un uno contro tutti. Rissone memorabile e da quel giorno, Atalanta-Inter non è più una partita come le altre. Può succedere di tutto. Anche che...volino motorini dagli spalti.
Il nastro della memoria si ferma al 2001. Inter-Atalanta. Dalla Nord a mo' di trofeo, è esposto un...motorino. Lo scooter è poi fatto rotolare giù per le gradinate, a rischio e pericolo dell'incolumità pubblica, ma fra gli “olè” degli ultras interisti. Perché? Molto semplice. “Motoretta” è il dispregiativo utilizzato per la Beneamata dai tifosi orobici di inizio novecento. Derideva l'ostentata ricchezza degli interisti, fra i pochi a potersi permettere di raggiungere lo stadio in motociclo. Nel tempo, però, complice la vicinanza tra le città, il motorino è divenuto il mezzo per eccellenza per spostarsi da Bergamo in occasione della trasferta di San Siro. Nel 2001 uno "sciame" di motorini bergamaschi attraversa Milano direzione "Meazza". Scontri, risse e... motorini usati come trofei. E complice l'assenza dei tornelli e i settori raggiungibili con le scale o con le rampe. Lo scooter è portato in cima alla Nord. E gettato giù icona nel nome di una rivalità non molto pubblicizzata ma sicuramente aspra e sentita.