Inter, un tappo da 24 gol. Tanti ne ha segnati Icardi, ma spalmati nel peggior modo possibile. Il puntero argentino conferma il proprio grande limite. Segna doppiette e triplette in un solo match, poi si eclissa. I numeri non mentono. Icardi ha segnato in 13 partite su 28. Quindi in più della metà dei match disputati non ha inciso. E considerando le quindici volte in cui Icardi è rimasto a bocca asciutta, l'Inter non ha vinto in ben undici occasioni.
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Icardi, un tappo da 24 gol
Icardi si conferma il più forte e anche limitante calciatore nerazzurro. Senza di lui l'Inter non vince. Se non segna, idem. Ed è capitato troppo spesso.
TAPPO - Le cifre hanno anche una specificità incidente sul gioco dell'Inter. Evidentemente costruito sulle capacità dell'argentino che rappresenta, dunque, l'alfa e l'omega. E in mezzo, però, c'è qualche equivoco di troppo. Icardi è un calciatore che non segna se non è assistito. Non si sposta mai dall'area di rigore, intasa gli spazi e non concede soluzioni che non siano...Icardi. Un limite. Non è un caso, del resto, che se il numero nove non risolve la partita, non ci riesce, nell'85% dei casi, nessuno dei suoi compagni. Evidentemente Icardi non aggiunge nulla alla squadra se non il gol. Che è tantissimo, quando ci riesce con continuità. La sfida con l'Atalanta lascia in eredità la sensazione che se manca il guizzo, l'Inter sia un punto di eterno ritorno. Non a caso è la squadra con più pareggi e con il maggior numero di 0-0.
PASSO INDIETRO - Al netto del rendimento all’Atleti azzurri d'Italia, l'Inter torna sui propri passi. La squadra è compatta ma poco ordinata e incapace di proporre il gioco. Il 3-4-2-1 non ha pagato nonostante la presenza del doppio trequartista: Rafinha e Perisic non hanno innescato l'attacco, che, come troppo spesso gli capita, è incapace di "costruirsi" il gol. Icardi è perennemente mancato nel "contromovimento". Ciò che servirebbe per chiamare i difensori fuori dall'area di rigore e permettere anche i tempi di inserimento dei centrocampisti e di salita per gli esterni. Il sistema di gioco torna dunque ad essere penalizzante, nel momento in cui vengono a mancare i rifornimenti. Icardi probabilmente segnerà 30 gol sino a fine stagione, ma spalmati in modo cosi disomogeneo da renderli, paradossalmente, inutili.
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