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Iniesta e Torres, esordio simile in Giappone per i…gemelli diversi

L'arrivo dei due spagnoli ha scatenato l'interesse del mondo nei confronti della J-League, ma anche e soprattutto dei tifosi nipponici per i nuovi idoli. E i loro esordi nel campionato giapponese hanno seguito, purtroppo per loro, due strade che...

Redazione Il Posticipo

Non giocheranno insieme, ma Andres Iniesta e Fernando Torres potrebbero tranquillamente essere, citando Holly&Benji, la nuova Coppia d'Oro del calcio giapponese. Il loro arrivo dalla Liga ha scatenato l'interesse del mondo nei confronti della J-League, ma anche e soprattutto dei tifosi nipponici per i nuovi idoli. Presentazioni con un numero di giornalisti degni di un capo di stato, bagni di folla e poi... Poi finalmente si gioca, perchè a parte il valore mediatico e commerciale degli acquisti, i due spagnoli sono pagati per mettere piede in campo. E i loro esordi nel campionato giapponese hanno seguito due strade che si sono rivelate molto simili...

TORRES - L'esordio del Niño è stato accompagnato, come segnala AS, dal classico coro che gli riservavano i tifosi dell'Atletico Madrid. Niente da dire, i tifosi giapponesi hanno decisamente fatto bene i compiti a casa. Peccato che lo stesso non si possa dire del Sagan Tosu che, nonostante la presenza in campo dello spagnolo per quaranta minuti più recupero, non solo non è riuscito a trovare la rete del vantaggio, ma ha addirittura subito gol nella parte finale del match, lasciando i tre punti agli ospiti del Vegalta Sendai. Un bel problema per Torres e compagni, che a metà campionato si trovano invischiati nella lotta per la retrocessione.

INIESTA - Una questione che di certo non riguarda il Vissel Kobe di Andres Iniesta, che veleggia tranquillamente nella parte alta della classifica. Eppure, l'esordio dell'Illusionista ha portato...una magia, purtroppo in negativo, per i tifosi di casa. Per il campione del mondo 2010 trenta minuti più recupero in campo, in una partita in cui la sua squadra è stata regolata con un clamoroso 0-3 dallo Shonan Bellmare. Esordio amaro per Iniesta, dunque, che si è presentato, in un tripudio sugli spalti di bandiere spagnole, in una forma un po' approssimativa. Ma del resto, dopo il mondiale, c'era da aspettarselo. Il gioco dei compagni è ovviamente passato tra i suoi piedi, ma non è bastato. Per i numeri di magia, quelli veri, ci sarà ancora da attendere.