Le Leonesse di Phil Neville non ruggiscono nonostante un'atmosfera...decisamente contagiosa. Come riporta il Sun, il tecnico della nazionale femminile inglese potrebbe avere i suoi serissimi problemi a schierare una formazione decente ai Mondiali femminili. A partire dai quarti di finale della Coppa del Mondo contro la Norvegia. Nel ritiro della rappresentativa di Sua Maestà circola infatti un virus che sta colpendo le calciatrici. Un bel problema, visto che trattandosi di ritiro e perlopiù lontane da casa, non c'è neanche la possibilità di isolare granchè chi ne viene colpito. E quindi quarantena nelle stanze singole per le giocatrici affette, il che però non basta a isolare dal contagio.
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Inghilterra femminile, situazione…contagiosa: la squadra di Neville è alle prese con un virus!
Le Leonesse di Phil Neville non ruggiscono nonostante un'atmosfera...decisamente contagiosa. Nel ritiro della rappresentativa di Sua Maestà circola infatti un virus che sta colpendo le calciatrici...
SENZA DIFESA - Di conseguenza, Neville potrebbe trovarsi senza la difesa titolare contro le norvegesi. E per fortuna delle inglesi, in attacco non ci sarà il Pallone d'Oro Ada Hegerberg a suscitare timore. La campionessa del Lione è rimasta a casa per protesta, ma questo non significa che le sue compagne siano da sottovalutare, anzi. E giocare senza parte della formazione titolare per via di un fastidioso virus non mette certo di buonumore il CT. Che già aveva in dubbio Stephanie Houghton, che si è infortunata negli ottavi contro il Camerun. E che ora deve anche verificare lo stato di salute di Millie Bright. Magari senza far uscire troppo l'aria della stanza della ragazza.
VITTORIA CONTAGIOSA - "Millie ha un virus che se ne sta andando in giro per il nostro ritiro. Quindi lei è addirittura più in dubbio di Steph. Dobbiamo darle fino all'ultimo minuto per permetterle di essere in campo". Chiaro che Neville voglia schierare le calciatrici migliori, ma la logica vorrebbe di tenere a riposo la Bright. Che, anche in caso fosse in grado di giocare, potrebbe esporre le sue compagne a un contagio. E poi, anche in caso di successo contro la Norvegia, chi si giocherebbe le semifinali? È anche vero però che arrivare tra le prime quattro del mondo sembra l'obiettivo minimo richiesto all'ex calciatore di Manchester United ed Everton. Che in caso di sconfitta, rischia il posto. E quindi il dilemma si pone? Vittoria contagiosa...o sconfitta decisiva?
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