Inghilterra-Danimarca, tra Schmeichel e suo padre c’è di mezzo…un incubo di nome Kane!

Ci sono dei giocatori che possono passare un momento difficile dal punto di vista realizzativo e delle prestazioni. Ma se c’è una cosa che può sbloccare un bomber con le polveri un po’ bagnate è senz’altro incontrare una delle sue vittime preferite. Ogni squadra ha un persecutore uno che “ci segna sempre lui”; ogni squadra o ogni portiere. Per il Leicester City, e quindi per Kasper Schmeichel, quest’incubo ha un nome e cognome: Harry Kane. La punta del Tottenham ha segnato più al portierone danese che a qualsiasi altro portiere di Euro 2020.

I PIÙ BELLI -Inghilterra e Danimarca si incontreranno stasera per la prima volta in questa competizione ma i tanti gol di Kane a Schmeichel sono arrivati in Premier League. Kane segna il primo gol al danese da ragazzo, quando giocava in prestito nel Milwall nel 2012 per poi trovarsi un anno e mezzo più tardi a giocarsi metà stagione in prestito proprio a Leicester. Nel 2013 torna al Tottenham dai vari prestiti e nel 2015 sarà già inamovibile e al primo incontro con Schmeichel con la maglia degli Spurs arriva una tripletta. Addirittura nella stagione 2016/17, quella del dopo-miracolo delle Foxes, Kane ne fa 4 al King Power Stadium. Poi una doppietta nel 2018 e un altro gol nell’ultima di campionato della stagione 2020/21.

14 - Con tutte le altre partite il conteggio arriva a 14. Nessun portiere, di nessuna nazionale qualificatasi per Euro 2020 ha subito così tanti gol in carriera dall’Uragano del nord di Londra. Il secondo portiere degli Europei che in carriera è stato infastidito di più da Kane è proprio Jordan Pickford, suo compagno di nazionale, che da lui ha rimediato 10 gol. Nonostante questo, Kasper Schmeichel non ha minimamente paura della punta del Tottenham e della sua armata. Come riporta il Sun, in vista della semifinale ha quasi preso in giro il tormentone “It’s coming home” dicendo: “Tornare a casa? Perché c’è mai stato? Non lo so, avete mai vinto?” Riferendosi all’Europeo, dove i migliori risultati dei Tre Leoni sono un terzo posto del ‘68 e una semifinale del ‘96. Ma tra lui e papà Peter, che ha portato in Danimarca la coppa nel 1992, c'è il suo incubo peggiore.