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Incredibile Henry! Rinuncia a dieci milioni di sterline per diventare allenatore

I sogni sono importanti e prevedono sacrifici. E questo Titi Henry deve certamente averlo messo in conto, decidendo però che vale di più seguire il proprio cuore che arricchire il proprio conto in banca di dieci milioni di sterline.

Redazione Il Posticipo

I sogni sono importanti. Anzi, forse fondamentali. Danno un senso e soprattutto uno scopo all’esistenza. E quando si realizzano, la felicità è indescrivibile. Ma c’è anche l’altro lato della medaglia. I sogni sono tali perché non sono facili da raggiungere. Anzi, spesso e volentieri sono decisamente impossibili da realizzare. E quindi per far sì che tutto vada come si spera, c’è bisogno di sacrifici, anche importanti. Persino economici. E questo Titi Henry deve certamente averlo messo in conto, decidendo però che vale di più seguire il proprio cuore che arricchire il proprio conto in banca di dieci milioni di sterline.

SKY SPORTS - Questa è la cifra che Sky Sports offriva al francese per averlo ancora a far parte della propria squadra di commentatori e opinionisti. Ma il richiamo del campo è stato troppo forte. Colpa, forse, del Belgio, a cui evidentemente non è bastato far scendere la nazionale dei Tre Leoni dal podio mondiale, ma che ha anche deciso di togliere alla TV britannica un personaggio di prim’ordine. Che c’entrano Martinez e soci? Beh, l’esperienza ai Mondiali di Henry come membro dello staff del CT del Belgio potrebbe aver fatto prendere al francese la decisione definitiva. Basta commentare da dietro uno schermo e lontano dal campo. Titì vuole fare l’allenatore. Ed è anche disposto a...rimetterci di tasca sua!

ALLENATORE - Quindi niente rinnovo con il network britannico, per un addio dopo quattro anni di collaborazione. E subito via alle consultazioni delle offerte, perché ora Monsieur Henry, inteso come allenatore, è a piede libero, ma l’impressione è che non ci rimarrà a lungo. Anzi, da quello che riporta il Sun, sarebbero già arrivate ben tre offerte, una dal Regno Unito e le altre due da club europei. Non male come inizio, ma era abbastanza ovvio che alla fine sarebbe andata così. Senza scomodare la tecnica e la velocità di quando era in campo, negli ultimi quattro anni Henry è stato uno dei più apprezzati opinionisti della Premier League e ogni sua presenza evidenziava una certa propensione al ruolo di allenatore. Se ne è accorto Martinez, che nel 2016 gli ha offerto un ruolo nel suo Belgio. E ora se ne è accorto lui stesso. Che ha preferito seguire il cuore e non il portafogli. Nel calcio di oggi, una vera rarità.