Incorreggibile Zlatan: “Questo stadio è troppo piccolo, se mi fischiano in ventimila per me è un allenamento”

Los Angeles è una metropoli immensa, tentacolare, dalle distanze enormi e le cui strade sono un vero e proprio inferno. Non per niente il derby tra i Los Angeles Galaxy ed il Los Angeles Football Club è soprannominato...El Trafico, con un adattissimo gioco di parole che rimanda al Clasico. Per una città del genere, ci vogliono stadi grandi. E quello per i Rams, la franchigia NFL, è enorme, con oltre novantamila posti a sedere. Ma quelli per il calcio, anzi, per il soccer, come lo chiamano da quelle parti, sono molto più piccoli. E c'è qualcuno che di recente se ne è lamentato alla sua maniera. Un nome a caso: Zlatan.

EL TRAFICO - Lo svedese ha preso parte al...Trafico giocato la sera del 26 luglio e, pur non entrando nel tabellino, è comunque stato fondamentale per la rimonta dei suoi Galaxy, che si erano trovati sotto di due reti in casa dei cugini. Poi ci hanno pensato il francese (ma non troppo) Alessandrini e il norvegese Kamara a riportare tutto in parità quando mancavano pochi minuti alla fine. Niente soddisfazione personale per Ibra, che però ha servito l'assist per la rete che ha dato il via alla rimonta e che prima del pareggio, in un impeto di altruismo, non ha cercato la porta ma ha preferito servire Kamara, che in quell'occasione ha poi fallito il 2-2 .

STADIO PICCOLO - Ibra dunque sempre pericoloso. Logico dunque che sia stato fischiato per tutta la partita dai ventiduemila spettatori del Banc of California Stadium. Troppo pochi, secondo Zlatan, per intimidirlo."Se devo essere onesto, questo stadio è un po' troppo piccolo per me. Sono abituato a giocare davanti a ottantamila persone. E quando ti fischiano in ottantamila, allora sì che ti alzi e cominci a fare le cose come si deve. Ma se ti fischiano in ventimila, con tutto il rispetto, per me è come un allenamento". E poco importa che anche lo StubHub Center, lo stadio dei Galaxy, non sia esattamente molto più capiente, raggiungendo solo i ventisettemila spettatori. L'obiettivo di Zlatan era quello di far arrabbiare gli avversari dopo un derby tiratissimo. E, come sempre, ci è riuscito alla grandissima.