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In Francia sono convinti: Mbappè è l’erede di Pelè

Se si va sui paragoni, meglio esagerare. Questo, almeno, è quel che devono aver pensato le alte sfere di France Football. In un impeto di patriottismo dopo la vittoria contro l'Argentina di Messi, la rivista francese ha dedicato la copertina al...

Redazione Il Posticipo

La grandeur francese, quella superiorità (che sia supposta o reale) nei confronti degli altri è...il sale della vita dei rapporti internazionali. E si fa notare, nel bene e nel male, anche nel calcio. Al punto che quel che è transalpino è sempre meglio del resto. Chiamatelo sciovinismo o campanilismo, fatto sta che quando in Francia hanno un campione non è che lascino che la questione passi in cavalleria, anzi. Si è visto ai tempi di Platini, di Zidane, anche quando Pogba è entrato di prepotenza nell'olimpo del pallone. E adesso, chiaramente, tocca al nuovo eroe che guida i compagni al ritmo della marsigliese.

EREDE - E quindi Mbappè diventa l'erede. Di Messi e Ronaldo, come il mondiale e la carta di identità suggerirebbero? Macchè. Di Pelè. Se si va sui paragoni, meglio esagerare. Questo, almeno, è quel che devono aver pensato le alte sfere di France Football, che forse in un impeto di patriottismo dopo la vittoria contro l'Argentina di Messi, ha dedicato la copertina al giovanissimo talento del Paris Saint-Germain, affidandogli un'eredità un po' pesante. "Proprio come accaduto con Pelè sessanta anni fa, la sfrontatezza ed il talento del giovane francese sono esplosi davanti agli occhi di tutto il mondo".

PRECOCITÁ - Mbappè dunque come O'Rey in Svezia. Numericamente, finora, il paragone regge. E France Football continua a lavorare sulle cifre per rendere plausibile l'accostamento che un giorno potrà sembrare sensato, ma che al momento, chiaramente, può anche apparire sacrilego. "Nessuno dai tempi di Pelè ha segnato una doppietta nella coppa del Mondo a una così giovane età". Certo, il brasiliano lo ha fatto con quasi un paio di anni di anticipo, ma questo i francesi non ci tengono molto a sottolinearlo. Ma alla fine forse è anche giusto così, ognuno tira l'acqua al proprio mulino e la Francia ha trovato il campione su cui basare i prossimi dieci anni a livello di nazionale. Certo, il paragone è pesante. Ma le spalle del giovane Mbappè sembrano abbastanza robuste per provare a reggerlo. E se poi dovessero sollevare la Coppa a Mosca, forse l'odore di sacrilegio comincerebbe a svanire...