La Roma, il derby. Un appuntamento che proprio non si può saltare. Ciro Immobile non è al meglio, ha dei fastidi alla coscia destra, non si è allenato, ma la sensazione è che alla fine giocherà. Per, almeno, tre buone ragioni. Per l’importanza del match, per riscattare l’eliminazione dal Mondiale e per il suo essere imprescindibile nell’economia di gioco di Inzaghi. E qualora non ce la facesse? Beh, i precedenti sono incoraggianti…
Affaticato, ma non stanco
La diagnosi è affaticamento muscolare alla coscia. Lo stesso problema verificatosi alla vigilia del match contro l’Udinese. Immobile non è al 100%, ma sicuramente farà tutto pur di esserci. Vuole giocare il derby, non può mancare. Reduce dalla grandissima delusione con la nazionale, vuole rifarsi con la Lazio. Il morale è bassino, ma San Siro ormai deve essere archiviato. E cosa, meglio di un derby, è l’ideale per lasciarsi alle spalle la tristissima notte milanese?
Inzaghi non ne farà a meno
Immobile è quasi imprescindibile nell’economia di gioco di Inzaghi: il ragazzo è la punta acuminata di un sistema di gioco studiato appositamente per le caratteristiche di questo calciatore capace di dettare come pochi il passaggio in profondità e attaccare gli spazi. In una difesa particolarmente organizzata come quella giallorossa, la presenza di Ciro Immobile è fondamentale. Anche perché non ci sono molte alternative. Nani è una scommessa, un esperimento. E nel derby non è proprio il caso di lanciare in aria una monetina e vedere come va.
E se proprio non dovesse farcela?
Inzaghi chiederà senza dubbio un sacrificio al calciatore e lo aspetterà sino a poche ore dal match. É altrettanto vero però, che il derby, pur essendo una tappa importante, non è più la partita che vale una stagione, che è comunque ancora lunga. In questa ottica tutti i rischi sono calcolati per ridurre al minimo la possibilità di un infortunio: si accetta la possibilità chiedere un piccolo sforzo, ma se ci fosse il rischio di un lungo stop, Immobile potrebbe giocare solo una parte del derby. E qualora proprio non ci riuscisse, c’è un precedente incoraggiante: nel Roma-Lazio dello scorso anno Inzaghi rinunciò giocoforza a Immobile varando un 3-5-2 con Milinkovic e Keita in avanti. Qualcuno ricorda come andò a finire quella stracittadina?
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