"Questa etichetta della discontinuità è venuta fuori a Firenze, dove per tre anni sono stato il miglior marcatore della squadra. E se ero discontinuo io, che sono un trequartista o addirittura un centrocampista, non una punta da venti gol a stagione, gli altri cos’erano?". Pensieri e parole di Josip Ilicic, che all'Atalanta sembra aver definitivamente ingranato la marcia giusta prima di inciampare sul nemico invisibile. Adesso "La Nonna", come lo chiamano a Bergamo per gli acciacchi di cui si lamenta spesso, è pronta a riprendersi la scena. Magari definitivamente. Come molti altri "attesi" in serie A.