Il “Signor United”, tifosissimo dei red devils, perde madre e lavoro. Solskjaer gli scrive

Nel suo romanzo "Febbre a 90°" Nick Hornby  sostiene la tesi che chi tifa per una squadra di calcio entra a far parte di una grande famiglia. E in effetti, la storia, strappalacrime, proveniente dalla Bulgaria ricalca pensieri e parole dello scrittore inglese. Nei momenti difficili, si trova conforto proprio in famiglia. Anche se è una squadra di calcio. Unica differenza: il club in questione non è l'Arsenal, ma il Manchester United.

SIG. UNITED - Zdravkov  non è un tifoso qualsiasi dei Red Devils. Ha lottato per quindici anni, e poi vinto, in tribunale per cambiare il proprio nome in Manchester Zdravkov Levidzhov-United. Una piccola follia. Compresa quella di farsi tatuare in fronte lo stemma della propria squadra del cuore. Una sorta di doppia carta d'identità che lo ha fatto conoscere ed apprezzare da tutto il mondo.

DRAMMA - Nelle ultime settimane, però, il signor United attraversa un momento personale molto delicato, per certi versi anche drammatico. Ha perso da poco sua madre. E qualche tempo prima, a causa della pandemia, anche il lavoro. La notizia è arrivata, tramite twitter, al Manchester United, che non ha perso tempo. Ole Solskjaer gli ha scritto una lettera di sostegno firmandola di suo pugno. Un piccolo gesto, che con ogni probabilità significherà tantissimo per questo tifoso bulgaro considerato uno dei più grandi sostenitori dello United del pianeta,

FEDE - Anche la scelta di farsi chiamare Manchester United nasce da un atto di fede quasi incondizionato. Di quello che fa credere ai miracoli. E qualche volta, accadono. Tutto ha inizio nel 1999 quando il signor Manchester si chiamava ancora ancora Zdravkov Levidzhov aveva promesso di cambiare nome se i Red Devils avessero ribaltato il risultato della finale di Champions. Anche quando tutto sembrava compromesso. Come è andata a finire, lo sanno tutti. Lo United vince una delle finali più incredibili di tutti i tempi. E lui mantiene la promessa portando avanti la sua causa sino davanti a un giudice. L'autore della rete che ha gli ha regalato una... seconda vita, fra l'altro, è proprio Ole Solskjaer, autore di una lettera che forse gli avrà restituito un sorriso.